Mantova cerca riscatto col Frosinone, Possanzini: “Buttiamo in campo tutto quello che abbiamo”

MANTOVA – Dopo due sconfitte consecutive, il Mantova è chiamato a rialzarsi nella delicata sfida casalinga contro il Frosinone (si gioca al Martelli sabato alle 15). Alla vigilia del match, mister Davide Possanzini ha fatto il punto della situazione in conferenza stampa.

«Non è stata una settimana come le altre. Abbiamo cercato delle risposte – ha dichiarato – abbiamo valutato delle cose e capito quello che ci sta mancando. Poi, per risolvere i problemi, serve tempo e lavoro. Abbiamo continuato ad allenarci come sempre, cercando di trasferire in campo ciò che prepariamo, anche se la scorsa settimana ci è riuscito meno. La squadra non ha mai dato segnali sbagliati, ed è proprio questo che ti lascia riflettere e cercare soluzioni. Abbiamo parlato del lato tecnico, tattico e mentale: ci sono tanti aspetti che fanno sì che questo non sia il nostro miglior momento, ma non è nemmeno il peggiore. Stiamo tranquilli e lavoriamo».

Sull’avversario: «Il Frosinone è una squadra che sta bene in queste prime partite, ha già assimilato le idee di un ottimo allenatore come Alvini che l’anno scorso, con il Cosenza, ci aveva già messo in difficoltà. Prepara le partite nel minimo dettaglio. È inevitabile che abbiano più entusiasmo di noi in questo momento, ma dobbiamo trovarlo anche noi perché siamo solo alla quinta giornata: c’è ancora tanto da dimostrare e abbiamo l’opportunità di cambiare il nostro cammino. Spero che il campionato del Mantova inizi sabato contro il Frosinone».

Possanzini ha poi messo a confronto il periodo difficile attuale con quello vissuto lo scorso anno: «Allora c’erano meno partite e venivamo da un girone d’andata discreto, quindi il pessimismo era maggiore. Inoltre eravamo un gruppo consolidato da due anni, con certezze, ora ne abbiamo meno. È un momento particolare: veniamo da due sconfitte consecutive, e se consideriamo anche la Coppa fanno quattro in cinque gare. Le prestazioni non sono state all’altezza delle aspettative. L’anno scorso, anche nei momenti in cui non vincevamo, eravamo sempre sul pezzo, mentre quest’anno abbiamo accettato la sconfitta ancora prima del fischio finale. E invece dobbiamo farlo solo a gara conclusa».

Il mister non nasconde la preoccupazione dei tifosi, ma ribadisce la fiducia nel lavoro quotidiano: «È giusto che il tifoso sia preoccupato, perché vive le cose dall’esterno. Io, dall’interno, ho estrema fiducia in quello che stiamo facendo. Non sempre le cose riescono per bene, ma ho piena fiducia nelle persone con cui lavoro. Certo, i risultati ti portano anche a cambiare qualcosa e a fare ragionamenti diversi. Ho possibilità di scelta perché tutti spingono al massimo. Ma ora non fa la differenza chi scende in campo, quanto lo spirito con cui si gioca. In queste tre partite ravvicinate servirà fiducia: contro il Frosinone dobbiamo buttare in campo tutto e tornare a trascinare la gente, far tornare entusiasmo».

Possanzini ha sottolineato anche il rapporto con la società: «Sento la grande fiducia di presidente e direttore. Sono tranquillo, ma fino a un certo punto: si comportano da uomini e professionisti, quindi se qualcosa non andrà bene sarò il primo a saperlo. C’è un confronto continuo, quotidiano, e fortunatamente vedono le stesse cose che vedo anch’io, così come ci potranno essere ipoteticamente divergenza di vedute. Ma ogni cosa ce la diciamo con franchezza».

Sulla possibilità di adottare correttivi al modulo, l’allenatore ha chiarito: «Non sono integralista. Più che di modulo, parlerei di come occupare gli spazi, perché ci sono sempre duelli e lo spazio bisogna crearselo». Ultima battuta riguardo ad alcune contestazioni dei tifosi al termine del match col Modena: «Ogni tifoso manifesta l’attaccamento alla squadra a modo suo: se arriva una critica, può essere dettata dall’amore. Ma non penso il problema sia la curva, un altro settore o lo stadio. Ce ne dobbiamo sbattere e pensare solo a fare bene in campo».