MANTOVA – Si chiude con un lieto fine la stagione del Mantova, che ha ritrovato la Serie B dopo quindici anni e ha saputo difenderla con determinazione. La squadra di mister Possanzini ha conquistato la salvezza matematica grazie al prezioso pareggio contro il Catanzaro, suggellando un’annata difficile ma combattuta con coraggio e identità.
Il campionato dei biancorossi è stato segnato da alti e bassi. Dopo un buon avvio, probabilmente l’inesperienza della rosa – ricca di esordienti – si è fatta sentire, specialmente a inizio girone di ritorno, con un momento di crisi che avrebbe potuto compromettere tutto. Ma questo gruppo ha dimostrato carattere e compattezza, trovando la forza di rialzarsi nel momento più delicato.
Fondamentale anche il sostegno del pubblico virgiliano, in particolare della Curva Te, sempre presente e vicino alla squadra, anche nei momenti più duri. È anche grazie a loro se oggi il Mantova può festeggiare una salvezza più che meritata, in un campionato dove la Sampdoria, che ha speso il quintuplo dell’Acm retrocede in Serie C e Frosinone e Salernitana, anche loro con budget faraonici, devono giocarsi tutto ai playout.
Il traguardo raggiunto, infatti, ha un valore ancora maggiore se si considera il contesto: con uno dei monte-ingaggi più bassi dell’intera Serie B, il Mantova ha centrato l’obiettivo stagionale, dimostrando che si può fare calcio anche in modo sostenibile. È vero, la Juve Stabia – altra neopromossa – ha fatto meglio centrando i play off, ma i biancorossi hanno portato a casa la missione salvezza, e questo basta e avanza per fare festa.
Ora lo sguardo si sposta sul futuro. Il primo tassello è quello della panchina. Il contratto di Possanzini è stato automaticamente rinnovato con la salvezza, ma resta da capire se sarà lui a guidare il Mantova anche nella prossima stagione. In conferenza stampa, il tecnico ha lasciato aperti tutti gli scenari. La sensazione è che se il club deciderà di alzare l’asticella e puntare a qualcosa in più della sola salvezza, il matrimonio potrebbe continuare. In caso contrario, il ciclo dell’allenatore marchigiano all’Aciemme potrebbe anche chiudersi.
Ma per ora è tempo di festeggiare. Il Mantova, dopo essere tornato in cadetteria, ha dimostrato di poterci rimanere.