MOENA – Il giovane difensore Tommaso Pittino ha ritrovato il suo passato proprio nel test di oggi a Moena: scuola Genoa, ha potuto salutare tanti volti a lui familiari.
Che effetto ti ha fatto affrontare il Genoa nella prima amichevole estiva del Mantova contro una Serie A?
«Un bellissimo effetto. Ritrovare persone che conosco da tempo mi ha fatto davvero piacere. Ma la testa è focalizzata sul lavoro che dobbiamo fare qui a Mantova. C’è una stagione importante davanti a noi e il mio pensiero è rivolto solo a quello. Sarà un anno difficile, ma ci impegneremo al massimo e daremo tutto.»
Dopo venti giorni in biancorosso, che impressione hai avuto del gruppo e dello spogliatoio?
«Un’impressione molto positiva sin dal primo giorno. Mi hanno accolto benissimo, mi hanno fatto sentire parte di questa famiglia con grande naturalezza. Sono grato per questo: è raro trovare gruppi così uniti. Anche con il mister e lo staff tecnico mi sono trovato subito bene, sono molto disponibili. In questi giorni sto cercando di entrare nei meccanismi del mister e di farmi trovare pronto.»
Chi è stato il giocatore più difficile da marcare?
«Erano tutti bravi. Mi ha fatto piacere ritrovare anche Debenedetti, ci conosciamo da tanto tempo. Il Genoa è una squadra fortissima, lo ha dimostrato l’anno scorso e sono sicuro lo dimostrerà anche quest’anno.»
Cosa ti ha spinto a scegliere Mantova?
«Il direttore Botturi e il mister Possanzini mi hanno fatto un’ottima impressione fin dalla prima chiamata. Quando ho sentito mister Possanzini al telefono, ho chiamato subito i miei genitori e ho detto: “Io vado a Mantova”. Mi è sembrato una persona vera, con le idee chiare. È uno che non mette pressione ai ragazzi, ma se vede impegno è il primo a difenderti. Inoltre il progetto sui giovani è molto interessante: già l’anno scorso ha dimostrato di avere qualità importanti, con partite di alto livello. Non ho esitato un attimo.»
Possanzini ha detto che non ci sono titolari. Tu che obiettivi ti poni?
«Voglio giocare il più possibile, dando sempre il massimo. Non so da che posizione parto nelle gerarchie, ma sto dando il 100% e voglio farmi trovare pronto quando arriverà l’occasione.»
Che stagione ti aspetti dalla Serie B?
«Sappiamo che è un campionato molto particolare. Ci sono squadre che partono favorite e poi faticano, e altre che sorprendono. Ogni partita è complicata. Il nostro obiettivo è raggiungere la salvezza il prima possibile: tutto ciò che arriverà in più sarà ben accetto. Per farlo, servirà lottare con il coltello tra i denti.»