MANTOVA – Il Mantova non ritrova la vittoria e, anzi, col Bari incassa la terza sconfitta nelle ultime quattro gare e scivola virtualmente in zona play out con Samp e Brescia a quota 29.
Un errore fatale, quello che ha portato al gol decisivo: “La partita è stata come ce l’aspettavamo – spiega mister Davide Possanzini a fine gara -, sono venuti per non farci giocare, la partita l’hanno portata un po’ sui binari loro. E’ rimasta in equilibrio sempre, ce la siamo giocata fino alla fine. Abbiamo preso il gol nel momento in cui forse eravamo più in controllo. Sullo 0-0 poi con i cambi speravo di creare qualche opportunità in più di fare gol. Spiace perché queste sono partite che contano, con punti pesanti. Ormai è andata, dobbiamo cercare di guardare avanti, dobbiamo cercare di capire che queste partite si decidono sui duelli, perché tatticamente non c’era niente da fare. Si è decisa su un duello, abbiamo perso una palla in uscita semplice. Dispiace per i ragazzi, perché li vedo un po’ abbattuti: in partita ci siamo stati ce la siamo giocata. Dispiace per il risultato, la vittoria manca da tanto”. “Dobbiamo continuare a lavorare, anche in svantaggio abbiamo provato a fare qualcosa fino alla fine per rimediare il risultato. Oggi però è stata una partita più che vinta dal Bari, persa da noi.
“Dopo il triplice fischio ho detto ai ragazzi di stare tranquilli, se si può star tranquilli. – dice Possanzini -. E’ chiaro che dopo una sconfitta così le parole bisogna pesarle. Questo è lo sport: una partita che poteva finire 0-0 e che con un nostro errore abbiamo perso. Ci capita spesso di farci del male da soli, mi sento il primo responsabile di questo. Hanno dato tutto cercando di fare il massimo, facendolo anche bene in una gara complicata e molto sporca. Non possiamo fare altro che lavorare e cercare di limare sempre questi errori, che oggi ci sono costati cari. Rispetto ad altre volte eravamo in totale controllo”.
Un Mantova che sembra essersi inceppato anche a livello offensivo: “Ci sono tanti duelli: è difficile, ti capita poche volte di vincerlo offensivamente e quando ci riesci devi essere cinico come sono stati loro in occasione del gol. Nel secondo tempo ci siamo liberati due o tre volte con Radaelli, Mensah e Bragantini, nel finale in un paio di occasioni potevamo attaccare meglio l’area di rigore. La squadra secondo me c’è ci prova, è ovvio che davanti a questi risultati diventi quasi pessimista, io comunque ci vedo del buono. Devo far capire ai ragazzi di star tranquilli e continuare a lavorare, perché l’obiettivo è alla nostra portata. Questa cosa fa male ma bisogna dimenticarla in fretta, il risultato è arrivato in maniera veramente strana”.
Anche oggi i cambi non hanno portato l’atteso cambio di passo: “Con Galuppini e Bragantini potevamo fare di più. Poi, preso il gol è diventata complicata, perché si sono schiacciati un po’, non c’è più stata quella partita di uno contro uno, abbiamo faticato a trovare gli spazi negli ultimi metri. La partita era talmente in equilibrio, che anche senza cambi sarebbe andata a finire cosi e l’avrebbe comunque decisa un episodio. Quest’anno gli episodi sono spesso contro di noi quindi non posso parlare di fortuna, ma probabilmente di responsabilità e cercare di capire. Perché queste partite pesano, però non è la fine del mondo e possiamo provare a raggiungere ugualmente il nostro obiettivo”.