MANTOVA – Alla vigilia della trasferta di Cesena, il Mantova si prepara a una sfida complessa ma carica di significati anche fuori dal campo. A presentare il match è stato l’allenatore biancorosso Davide Possanzini che, nella tradizionale conferenza stampa per partita, ha posto l’accento tanto sul valore dell’avversario quanto sul momento attraversato dalla sua squadra.
Il tecnico ha innanzitutto riconosciuto l’importanza del clima che si respirerà allo stadio, favorito dalla presenza dei tifosi mantovani, autorizzati alla trasferta in una città con cui esiste uno storico gemellaggio. «Il clima positivo sugli spalti di Cesena senz’altro aiuta, l’atmosfera che si crea durante le partite è determinante», ha spiegato Possanzini, sottolineando però come il contesto emotivo non possa far dimenticare le difficoltà della gara. Il Cesena, infatti, è stato definito «una squadra forte, che sa attaccare bene, con giocatori di gamba, di spunto e con molta esperienza». Proprio per questo, ha aggiunto, sarà una partita complicata, da affrontare però con fiducia, nonostante gli ultimi due risultati negativi. «Dobbiamo avere fiducia e sono sicuro che i risultati arriveranno, spero già con questa partita».
Sul tema delle difficoltà incontrate contro suqadre che ormai conoscono bene il gioco del Mantova, Possanzini ha invitato a una lettura più equilibrata delle partite. Secondo l’allenatore, non è corretto pensare che solo i biancorossi vadano in sofferenza: anche gli avversari, spesso, faticano. Ha citato l’esempio della Reggiana, sostenendo che «di difficoltà ne abbia avute più lei di noi», pur ammettendo come il risultato finale finisca per azzerare ogni analisi. «A volte il risultato è fuorviante», ha osservato, ribadendo come il Mantova di quest’anno stia “esprimendo un calcio migliore rispetto alla scorsa stagione. Al netto di due o tre partite – ha spiegato – la squadra è quasi sempre stata padrona del campo, pur pagando una scarsa incisività sotto porta”.
Proprio i numeri offensivi sono stati uno dei temi centrali dell’incontro tra il mister e i giornalisti. in particolare la classifica pubblicata ieri sulla Gazzetta dello Sport, che analizza i giocatori utilizzati e quelli andati in rete. I dati mostrano come il Mantova, su 25 giocatori impiegati, abbia solo cinque marcatori, mentre il Cesena, con 22 giocatori utilizzati, ne ha dieci andati a segno. Possanzini ha commentato questi numeri con realismo, osservando: «Non è questione di attacco, è questione di squadra. Da questo punto di vista siamo peggiorati perché nelle precedenti stagioni tutti sono andati in goal tranne due giocatori. È proprio questo che sta facendo la differenza: ci manca concretezza». L’allenatore ha sottolineato come spesso il Mantova crei diverse occasioni ma non le trasformi in reti, precisando che manca quel “di più” che permette a una squadra di capitalizzare anche su poche occasioni chiare.
Rispondendo a una domanda sulle cinque assenza importanti contro la Reggiana e il rientro domani di Bani, Possanzini ha spiegato che il Mantova dovrà adattarsi a una sfida con caratteristiche diverse. Da questo punto di vista, però, il tecnico si è detto tranquillo e ha lanciato un messaggio chiaro al gruppo: «Chiedo soltanto più fiducia, dobbiamo andare dritti per la nostra strada e vedere poi alla fine cosa succederà». La squadra, a suo avviso, possiede qualità tecniche ma soprattutto morali, ed è su queste che bisogna continuare a costruire. Infine, uno sguardo al mercato di gennaio, ormai alle porte. Possanzini ha confermato che qualche intervento sarà fatto, almeno sul fronte numerico, e che verranno valutati eventuali correttivi anche a livello tattico. «Un correttivo lo metteremo sicuro», ha spiegato, precisando che le valutazioni verranno condivise con il direttore sportivo e che non si può escludere anche l’interesse delle altre società “a guardare in casa nostra”.
“Però dobbiamo intanto fare queste tre partite, dopodichè avremo il quadro più chiaro di tutta la situazione” conclude il mister biancorosso.
















