Erano in circa 150 i mantovani oggi a Pontida. Dirigenti e amministratori della Lega hanno parteciparto al tradizionale raduno del partito sul “Pratone”. Tra loro il deputato Andrea Dara, che è salito sul palco tra i parlamentari a fianco di Matteo Salvini, il consigliere regionale Alessandra Cappellari, il segretario provinciale Antonio Carra e diversi sindaci e consiglieri comunali.
Il leader del Carroccio Salvini dal palco ha dichiarato: “Provano a dire che questa splendida Pontida sarà un problema per il governo. Ma io dico che è vero l’esatto contrario: la Lega è garante del fatto che questo governo durerà per tutti e cinque gli anni, non un minuto di meno. Matteo a Pontida e Giorgia a Lampedusa sono la sintesi di un obiettivo comune: non riusciranno a dividerci”. Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini dal palco del raduno del partito a Pontida, al quale ha preso parte anche Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, per la quale c’è stata un’ovazione da parte del popolo della Lega.
“Ringrazio una donna coraggiosa come Marine Le Pen che contro tutto e tutti rappresenta il primo partito di Francia. E se dovremmo scegliere tra Macron e Le Pen, non avremo nessun dubbio: tutta la vita con Marine Le Pen”, ha detto ancora Salvini.
“Noi difendiamo i nostri popoli contro l’ondata migratoria oggi organizzata. Noi difendiamo i nostri popoli come così brillantemente ha fatto Matteo con così tanto coraggio e combattività quando aveva il potere di farlo, riducendo in modo spettacolare l’arrivo dei migranti. Forse non sapete che in quel momento l’Europa intera guardava l’Italia. E noi eravamo orgogliosi della Lega e di Salvini”, ha detto la Le Pen.
A proposito di ondata migratoria i sindaci leghisti chiedono di fermare l’invasione e auspicano il ritorno di “Matteo Salvini al Viminale”. “E’ stato dimostrato che l’unico modo per difendere l’Italia è avere Matteo Salvini ministro dell’Interno” dice Roberto Crippa, primo cittadino di Ceriano Laghetto comune in provincia di Milano che regge lo striscione ‘Stop invasione’ insieme ai colleghi di Seveso, Varedo e Senago. “E’ giusto che il governo vada avanti, ma bisogna fare veramente qualcosa non per forme di razzismo, ma per questioni strutturali: l’Europa in pochi anni cambierà la fisionomia dei padri fondatori con questa invasione” aggiunge.
I sindaci leghisti chiedono di fermare l’invasione e auspicano il ritorno di “Matteo Salvini al Viminale”. La loro voce si alza dal prato di Pontida dove sta per iniziare il 35esimo raduno del Carroccio. “E’ stato dimostrato che l’unico modo per difendere l’Italia è avere Matteo Salvini ministro dell’Interno” dice Roberto Crippa, primo cittadino di Ceriano Laghetto comune in provincia di Milano che regge lo striscione ‘Stop invasione’ insieme ai colleghi di Seveso, Varedo e Senago.
Sul “Pratone” sono in tanti però anche i delusi dalla Meloni: “Aveva promesso il blocco navale, dov’è?” dicono dei militanti. “La Meloni? A Lampedusa ce l’abbiamo spedita noi, con il pepe nel didietro. Ma Giorgia ci è andata solo per farsi una foto con Ursula von der Leyen e con i negretti: un petardo, per rompere le scatole a Matteo nel giorno sacro della nostra festa” dichiara a gran voce Sammy Varin, conduttore dell’emittente Radio Libertà.
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