MANTOVA – Dall’Alto al Basso mantovano, la provincia fa i conti con una pioggia fuori controllo, precipitazioni abbondanti che hanno scaricato sul terreno in una manciata di minuti grandi quantità di acqua, che fossi e canali non sono stati in grado di assorbire e scaricare.
Lo scenario più preoccupante si è verificato nel Basso mantovano. “Alla pioggia si è unita la grandine e forti trombe d’aria – commenta Lorenzo Calciolari, agricoltore di San Rocco di Quistello -. A Villa Poma la violenza del vento ha rovesciato due treni merci. Molti campi sono sommersi d’acqua: prati e mais appena seminati, frumento coricato e sotto diversi centimetri di acqua, zucche appena nate, meloni”.
Impossibile fare una stima dei danni. “Se l’acqua si ritirerà velocemente potremo evitare l’asfissia radicale delle colture, in caso contrario dovremo seminare di nuovo, ove possibile, mentre per i cereali autunno vernini si corre il rischio di sviluppare malattie fungine come ruggini e fusarium”.
Parla di “una situazione senza precedenti, senza gravi danni, ma con molti disagi”, Mauro Piva, allevatore di Quistello. “In due giorni abbiamo registrato precipitazioni pari a 180 millimetri di acqua, che hanno compromesso parte della fienagione – dice -. Finora abbiamo raccolta meno del 30% dei fieni in campo, bisognerà attendere che si stabilizzi il tempo”.
Preoccupazione anche nell’Alto mantovano, dove la grandine ha colpito alcuni vigneti e le piogge delle ultime settimane stanno rallentando le semine di mais e soia e stanno impedendo altre operazioni in campo, come la messa a dimora di nuovi vigneti. “Parte del mais è sott’acqua e non sappiamo ancora se dovrà essere riseminato o se si riprenderà – afferma Giuseppe Groppelli, agricoltore di Castellaro Lagusello e presidente di Terranostra Mantova –. Molti viticoltori stanno trattando per evitare l’insorgenza di peronospora e di altre malattie fungine, con un incremento sensibile dei costi di produzione”.
Il maltempo apre incognite anche sul fronte agriturismo. Il weekend alle porte dovrebbe essere salvo sul fronte meteo e in chiave di presenze, anche alla luce della tappa del Giro d’Italia con la crono fra Castiglione delle Stiviere e Desenzano. “Ci appropinquiamo alle feste per le Pentecoste, particolarmente sentite nell’area germanica – prosegue Groppelli – e stiamo cominciando a ricevere numerose richieste. Ci auguriamo, però, che il maltempo non si metta di traverso, altrimenti potrebbero piovere anche le disdette”.
Laghi lombardi ai massimi. Le precipitazioni abbondanti che hanno coinvolto la Lombardia – secondo un monitoraggio della Coldiretti regionale – hanno fatto alzare anche i livelli dei laghi con percentuali di riempimento che al momento vanno dal 137% del Lago Maggiore al 102% del Garda fino al 97% dell’Iseo, mentre il Lago di Como è all’85,9 per cento. I consorzi di bonifica sono al lavoro per far defluire correttamente le acque ed evitare che i centri urbani e i centri abitati subiscano pesanti disagi e finiscano sott’acqua.
Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – afferma Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi. L’agricoltura – conclude la Coldiretti – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo che solo nel 2023 a livello nazionale hanno superato i 6 miliardi di euro.
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