25 aprile, Poggio Rusco ha ricordato il sacrificio di quanti caddero per la libertà

POGGIO RUSCO – Durante la Seconda Guerra Mondiale, Poggio Rusco assunse un ruolo strategico per la sua posizione. Gli Alleati avanzano verso il Po e la Germania lungo la direttrice Bologna – Verona. Negli ultimi giorni del conflitto ecco concretizzarsi l’Operazione Herring, che ebbe luogo dal 20 al 23 aprile del 1945. In questa missione 226 paracadutisti del neo Esercito Italiano furono lanciati per per proteggere strutture ed edifici e favorire l’avanzata Alleata; morirono 14 militari e 2 civili. La tragedia si consumò presso “Cà Bruciata” di Dragoncello.
E oggi, vigilia del 25 aprile, Poggio Rusco ha voluto ricordare il 77° anniversario dell’Operazione Harring e della Festa della Liberazione (clicca sulle immagini per ingrandirle)

La cerimonia ha preso il via a Dragoncello con la deposizione di una corona proprio al cippo di corte Ca’ Bruciata dove furono uccisi 14 paracadutisti della Centuria Nembo.
Poi è proseguita presso il monumento nazionale dedicato 31 caduti dell’operazione Herring dove, alla presenza di ufficiali americani delle basi Ederle di Vicenza e di Camp Darby di Pisa, è avvenuto l’alzabandiera, la deposizione della corona d’alloro e lo scoprimento di una lapide in memoria dei piloti americani degli aerei dell’Operazione.

Infine i partecipanti si sono spostati nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice di Dragoncello dove si è tenuta la messa, officiata da don Nicola Ballarini, vicario della parrocchia di Quistello e con un passato di leva tra i paracadutisti, in suffragio dei caduti.
Al termine della messa si sono tenute le allocuzioni: sono intervenuti il sindaco di Poggio Rusco Fabio Zacchi, il Comandante del 183^ Reggimento Paracadutisti “Nembo” col. Vincenzo Zampella, il sindaco di Filottrano (cittadina gemellata con Poggio Rusco e teatro di una storica battaglia della Divisione Nembo) Lauretta Giulioni e il presidente nazionale dell’Associazione Paracadutisti d’Italia gen. Marco Bertolini.
La cerimonia si è chiusa con la recita dei versi della poesia sull’operazione Herring della poetessa poggese Lia Pinotti.