4 novembre, Cavatorta ricorda i 486 viadanesi morti durante la Grande Guerra

VIADANA – Il Comune di Viadana ha celebrato il 4 novembre ieri pomeriggio nella frazione di Cicognara e questa mattina a Viadana e a Cizzolo. Nel capoluogo si è tanuta la posa della corona di allora ai piedi della Croce “A quelli che non tornano” nel cimitero, poi la messa nella chiesa di Santa Maria Assunta quindi il corteo che prima ha reso omaggio alle lapidi del Municipio, quindi al Monumento ai Bersaglieri e poi al Monumento ai Caduti dove il sindaco Nicola Cavatorta ha tenuto il suo discorso.
Il primo cittadino ha letto il discorso che il sindaco di Viadana Eligio Ponchiroli fece all’inizio dei lavori consiliari il 17 novembre 1918, a guerra appena finita. Poi ha ricordato i giovani viadanesi, alcuni anche Amministratori comunali che morirono sui campi di battaglia della Grande Guerra.
“Francesco Gelati era assessore comunale quando fu chiamato alle armi durante il conflitto del ‘15-‘18 unitamente agli altri 11 consiglieri comunali che stavano adempiendo al mandato consiliare per gli anni 1914-1918. Egli morì il 28 settembre 1918 nell’Ospedale Militare di Casale Monferrato. Come lui, altri 485 giovani Viadanesi persero la vita per le cause belliche di quegli anni. L’Amministrazione comunale di Viadana ha aderito al progetto per la realizzazione di un’opera dedicata ai caduti della Prima Guerra Mondiale promosso dal Comune di Biella, che ha dato il via all’idea di raggruppare in un’area appositamente individuata le lapidi contrassegnanti il numero dei caduti dei vari Comuni italiani nel Grande conflitto per conservarne la memoria” ha dichiarato Cavatorta.

“A inizio dicembre dell’anno scorso, infatti, l’Ente locale ha inviato presso la città piemontese, la targa recante il numero dei 486 cittadini viadanesi caduti nel corso della “Grande Guerra”. Essa è stata collocata vicino alle lapidi degli altri comuni italiani aderenti all’iniziativa. Il corso della storia, in questi oltre 100 anni, non ci risparmiò da altre tragedie, altre guerre di cui fu protagonista l’Italia e purtroppo come abbiamo modo di vivere oggi giorno anche l’Europa. Sorge spontaneo chiederci di quali insegnamenti sia stato fatto tesoro, in considerazione del fatto che spesso, in tutto il mondo, le risoluzioni belliche vengano preferite a quelle diplomatiche, a quelle basate sul dialogo. Vogliamo quindi oggi ricordare tutti i caduti di tutte le guerre di tutto il mondo. Uniamoci affinché l’unica vittoria da celebrare sia quella della pace, quale metodo prioritario ed unico da perseguire. Anche Viadana è per la pace e deve essere costruttrice di pace. Buon IV novembre a tutti i viadanesi” ha concluso il sindaco.

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