420 fascine per condividere iniziative benefiche

Dante Bertoni e le 420 fascine di legna raccolta sui rivali

PEGOGNAGA – «L’amore per quanto il buon Dio ha creato e donato all’uomo, ovvero la campagna, non muore mai», afferma il pegognaghese Dante Bertoni, che ha trascorso la vita a coltivare, o come lui dice, a curare la terra di altri, perché lui non ha mai posseduto un campo proprio. Eppure non ha mai smesso di amare la campagna anche quando tempeste, fortunali, trombe d’aria hanno distrutto lavoro e raccolti.
«Il mio passatempo adesso che sono in pensione è passeggiare in campagna. Parlo con gli alberi, con gli uccelli, con la natura. Raccolgo rami abbandonati, quelli che un tempo i contadini bruciavano sul posto». Nel trascorso inverno mite e spesso solatio Bertoni ha frequentato i rivali della rete irrigua, raccogliendo rami e tronchi che altri hanno abbandonato tagliando assurdamente siepi e germogli. «Nei tre mesi invernali – dice Dante – ho raccolto legna da ardere, l’ho suddivisa in fascine di rami piccoli e rami grossi, accatastandone 420 in corte Serraglio, dove il Gruppo Amatori Trattori d’Epoca, formato da appassionati tutti volontari, custodisce macchinari collezionati e forno ambulante, col quale in occasione della sagra patronale o di feste particolari viene prodotto pane casereccio finalizzato a raccolta fondi a beneficio di qualche importante iniziativa assistenziale. Così anche i soci del G.a.t.e. mostrano attaccamento a tradizioni e campagna. La generosità insomma si può esprimere anche coltivando le proprie passioni.

Riccardo Lonardi

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