600 agricoltori mantovani insieme per l’80° di Coldiretti. Oggi occhi puntati su made in Italy e fauna selvatica

MANTOVA – Sono in 600 da tutta la provincia di Mantova gli agricoltori che questa mattina hanno celebrato al PalaUnical, al Boma, i primi 80 anni di Coldiretti, rappresentanza agricola fondata nel 1944 da Paolo Bonomi e diventata forza sociale e punto di riferimento non solo per il mondo degli agricoltori, ma anche per i cittadini e la società civile. Una risposa forte, che certifica il ruolo della Coldiretti a Mantova, dove si sono avvicendati a parlare il presidente Fabio Mantovani, il direttore Erminia Comencini e il responsabile nazionale della Zootecnia di Coldiretti, Giorgio Apostoli, alternandosi fra video commemorativi, traguardi raggiunti e battaglie ancora da combattere per il bene degli agricoltori italiani. In platea, anche alcuni ex presidenti che hanno contribuito a scrivere la lunga storia del sindacato, da Paolo Carra a Gianluigi Zani, fino a Spartaco Mari, alla guida di Coldiretti Mantova fra il 1992 e il 1997 e per molti anni vice del senatore Ferdinando Truzzi, una delle anime del movimento a livello nazionale e di Federconsorzi.

Più o meno in contemporanea, in 96 province in Italia, le rappresentanze territoriali di Coldiretti coinvolgevano i propri soci per il compleanno tondo degli 80 anni. Fra le tappe più significative che hanno segnato la storia di Coldiretti, il riconoscimento della pensione per gli agricoltori, ma anche la riforma agraria del 1962, anno in cui vengono redistribuiti pacificamente oltre 2 milioni di ettari e, contemporaneamente, entra in vigore la Politica agricola comune per sostenere il settore primario e garantire produttività, redditività e prezzi equilibrati tanto per gli imprenditori agricoli quanto per i consumatori.

“Siamo cresciuti fino a costruire un patto con i cittadini e i consumatori – ha detto il presidente provinciale di Coldiretti, Fabio Mantovani – e oggi vogliamo rinsaldare il patto con la società. Le imprese agricole hanno la necessità di poter contare su una politica che deve dare risposte ad un’economia che corre veloce e l’agricoltura deve ritrovare la propria dignità, perché troppo spesso è ingiustamente subissata da fake news”. Un esempio: i 15.000 litri di acqua necessari per produrre un chilogrammo di carne, “dimenticando che per il 94% si tratta di acqua piovana”, ha precisato Apostoli.

A minacciare la dignità degli agricoltori, in passato, anche il deflagrare della Bse, la “mucca pazza”, ricordata dal direttore di Coldiretti Mantova, Erminia Comencini, “che minacciò il rapporto di fiducia fra agricoltori e consumatori”, in seguito alla quale Coldiretti elaborò una delle prime forme di identificazione degli animali.

Un percorso di tracciabilità ancora in corso, e che oggi passa attraverso la riforma del codice doganale che consente legittimamente all’industria di etichettare come italiano un prodotto dopo aver ricevuto un’ultima trasformazione in Italia. Ecco che le assemblee di oggi, in tutta Italia, diventano lo strumento per raccogliere un milione di firme e richiedere la revisione della norma a livello europeo, grazie all’iniziativa di Coldiretti, che sarà portata avanti anche in altri sette paesi europei.

Le celebrazioni dei primi 80 anni di vita di Coldiretti sono anche l’occasione per accendere nuovamente i riflettori sul tema della fauna selvatica, un’emergenza nazionale dal punto di vista agricolo e della sicurezza. Coldiretti chiede l’attuazione di Piani regionali straordinari di controllo e degli strumenti normativi efficaci per difendere il territorio da una vera e propria invasione di cinghiali, che sta mettendo a rischio un comparto strategico come quello della suinicoltura e della salumeria Dop nazionale, “alla luce di quanto sta accadendo con la peste suina africana”, ha denunciato il presidente Mantovani.

La mattina scivola fra messaggi, applausi e ricordi di tappe fondamentali come l’approvazione della legge di Orientamento agricolo, che nel 2001 ha mutato il contesto complessivo dell’agricoltura, aprendo con una legge all’avanguardia in Europa alle sfide che il settore si trovava di fronte: la trasformazione dei prodotti agricoli, la produzione di energia da fonti rinnovabili, l’ospitalità rurale, la possibilità della vendita diretta che portò alla nascita di Campagna Amica e di Terranostra.

È la giornata dell’orgoglio Coldiretti e a certificare la crescita e i successi è un presidente del passato, Spartaco Mari, seduto in prima fila: “Oggi constato con orgoglio il livello a cui avete portato la federazione oggi. Non dimenticate che accanto alla difesa delle aziende agricole, Coldiretti ha avuto storicamente anche un’altra missione: tutelare la libertà, altrimenti è tutto inutile”.

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