92 i lavoratori dei macelli mantovani positivi al Covid, gli ultimi 10 alla Mec Carni di Marcaria

Stoppata l'attività in un macello dell'hinterland di Mantova e trenta lavoratori sottoposti a tampone

MANTOVA – Non si ferma l’attività di monitoraggio da parte di Ats nelle aziende dove è più probabile la diffusione del contagio da Covid, ad iniziare dagli impianti di lavorazione della carne dove finora, su oltre 4700 tamponi effettuati, sono stati registrati 92 lavoratori positivi tra i macelli Ghinzelli (Viadana)  Martelli (Dosolo), i salumifici Gardani (Viadana)  Montagnini (Viadana)  Rosa (Viadana) e, ultimo in ordine di tempo, il macello Mec Carni di Marcaria dove l’Ats Val Padana ha operato non sulla base di segnalazioni di casi sospetti o confermati di Covid, ma in maniera proattiva, agendo dunque prima, al fine di anticipare i tempi di identificazione di eventuali positività e procedere al loro isolamento – e all’identificazione ed isolamento dei contatti stretti e lavorativi.
Dei lavoratori sottoposti al test, 10 sono risultati positivi, 8 dei quali residenti nel mantovano, per i quali sono state subito avviate e disposte le misure di isolamento domiciliare e di sorveglianza sanitaria.
Il sopralluogo dei tecnici del Servizio di Sicurezza e Prevenzione negli Ambienti di Lavoro di Ats, non  ha riscontrato irregolarità rispetto all’adozione dei protocolli previsti negli ambienti di lavoro. L’azienda ha tra l’altro subito proceduto alla sanificazione dei locali.
Anche a Marcaria  il focolaio non sarebbe partito all’interno, dai lavoratori dipendenti, ma da quelli che sono in appalto attraverso le cooperative che svolgono le cosiddette “‘seconde lavorazioni”.

 

 

 

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