A Castiglione uno dei 38 arresti della maxi operazione “Aquila Bianca” contro lo spaccio di droga

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE – C’è anche una donna di 38 anni di Castiglione delle Stiviere tra le 38 persone arrestate nell’ambito della maxi operazione denominata “Aquila Bianca”, scattata stamani all’alba, che ha visto coinvolti i carabinieri del Comando provinciale di Trento con la collaborazione dei reparti territorialmente competenti e dei corpi di polizia esteri  (attivati mediante il Servizio Centrale di Cooperazione Internazionale).
A eseguire l’arresto della donna, di origini magrebine, sono stati i carabinieri della Compagnia di Castiglione delle Stiviere guidata dal capitano Claudio Zanon.
Complessivamente sono 15 le persone marocchine arrestate, 8 albanesi, 3 tunisine, 1 algerina, 1 kossovara e 10 italiane, ritenute responsabili a vario titolo di associazione finalizzata al traffico -anche  internazionale- e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione si è svolta tra le province di Trento, Brescia, Vicenza, Mantova, Prato e Bari, oltre che in Belgio e in Olanda.

L’indagine, avviata a maggio 2020 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Trento, sotto la direzione della locale Procura Distrettuale, ha permesso di individuare e smantellare due distinte organizzazioni criminali dedite allo spaccio ed al traffico di droga.

Il primo sodalizio, composto prevalentemente da cittadini albanesi stabilitisi nella provincia trentina riforniva la droga (soprattutto eroina, ma anche cocaina, hashish e marijuana) a numerosi pusher della zona. In particolare l’eroina proveniva dal milanese e veniva redistribuita, in grosse quantità, a spacciatori tunisini operanti al dettaglio su Trento, invece la cocaina veniva acquistata da fornitori in Campania e trasportata a Trento -settimanalmente- sia a bordo di autovetture che per via ferroviaria.

Il secondo sodalizio, i cui membri erano per lo più nord-africani, aveva invece sviluppato un vero e proprio traffico internazionale di cocaina che veniva importata dal Belgio e dall’Olanda per approvvigionare i “mercati” dell’Alto Garda e del Basso Sarca.

Gli investigatori dell’Arma hanno documentato le modalità di trasporto e occultamento dello stupefacente adottate dai corrieri, i quali, servendosi di autovetture di grossa cilindrata, nascondevano la droga all’interno di doppifondi telecomandati appositamente realizzati per eludere eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine.

Attraverso una lunga e meticolosa attività di osservazione, analisi e riscontro, anche avvalendosi di attività tecniche di intercettazione, i Carabinieri sono riusciti a documentare puntualmente i movimenti dei consociati e definire la gerarchia interna dei sodalizi, le modalità di gestione e controllo dello spaccio sul territorio, delineando i profili organizzativi delle due strutture.

L’attività d’indagine, che si è estesa anche nelle province di Brescia e Vicenza, nel corso del suo sviluppo ha consentito di arrestare 11 persone in flagranza di reato e sequestrare 23 chilogrammi di cocaina, un chilogrammo di eroina e un chilo e mezzo di marijuana.

Nella fase esecutiva, svolta anche con il supporto del 3° Nucleo Elicotteri dei Carabinieri di Bolzano e dei Nuclei Cinofili CC di Laives (BZ) e Orio al Serio (BG), sono state effettuate perquisizioni domiciliari che hanno consentito di recuperare e sequestrare, complessivamente, 1 Kg. di cocaina, 160 gr. di hashish, 32.000 euro in contanti e un orologio di lusso verosimile provento dell’attività delittuosa.