A Curtatone celebrato l’anniversario della Battaglia e gli universitari senesi cantano i valori del Risorgimento

CURTATONE  ……… Di canti di gioia Di canti d’amore Risuoni la vita Mai spenta nel Cuore, Non cada per essi La nostra virtù ……un momento emozionante quello che questa mattina si è vissuto al monumento ai Caduti a Curtatone quando gli studenti universitari senesi hanno intonato “Di canti di gioia”, l’inno della goliardia italiana che canta i valori della patria, della libertà e della gioventù. Gli stessi che animarono i loro coetanei che nella primavera del 1848 partirono da Siena, come da Pisa ma anche da altre città per combattere nelle campagne di Curtatone per un sogno chiamato Italia.

ggi, nel 173° anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara è stato ricordato il loro sacrificio e di tutti coloro che diedero la vita per contribuire alla costruzione dell’Italia e alla sua indipendenza”.
Tante le autorità e i rappresentanti istituzionali presenti alla cerimonia al monumento insieme ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma.

Qui è stata deposta anche la corona davanti alla quale si sono raccolti in silenzio il sindaco Carlo Bottani e il prefetto Francesco Paolo Tronca a cui quest’anno è stato assegnato il premio Curtatone e Montanara consegnato poi durante la seconda parte della cerimonia presso il Palasport di Eremo.
E’ lo stesso Tronca, la sua una lunga carriera da prefetto durante la quale è sempre stato un prezioso punto di riferimento dell’istituzionale della legalità, a rimarcare nel suo intervento i valori che segnarono il Risorgimento.

Ma questi sono più che mai presenti oggi anche nei giovani universitari senesi orgogliosi di partecipare alla cerimonia a Curtatone.
Il conferimento del premio a Tronca segue quello all’ex capo della Polizia Franco Gabrielli, il al giornalista Ferruccio De Bortoli e al generale Salvatore Farina.

Vedi tutti i dettagli della cerimonia nel video servizio con le interviste anche al prefetto Francesco Paolo Tronca, al sindaco di Curtatone Carlo Bottani e al “principe” dei goliardi senesi Andrea Berni