A Pegognaga dopo oltre sei mesi di lockdown riapre, parzialmente, il circolo Anspi Don Lasagna

PEGOGNAGA – Dopo il lunghissimo lockdown una delle maggiori associazioni ludiche pegognaghesi, il “Circolo Anspi don Dante Lasagna” tenta di riprendere vita.
Per il sodalizio di via don Tazzoli, il parroco don Flavio Savasi ha annunciato che la sede riapre domenica 6 pomeriggio, per poi proseguire la propria attività nei soli pomeriggi di sabato e domenica. Scelta, anche questa, pesantemente condizionata dal persistere dell’emergenza Covid-19. La riapertura dell’Anspi é avvenimento atteso dai giovani, i quali hanno mal sopportato il lungo isolamento di casa . Ma a dimostrare maggior disagio, conseguente alla coartazione domiciliare, sono sopratutto gli adulti attempati, che nella frequentazione del circolo invece trovavano un momento di ricarica emotiva generata dalla quotidiana sfida a carte, intrisa di scambi di battute non di rado salaci, ma sopratutto ridanciane. Iniziato nell’ormai lontana domenica 25 febbraio, vale a dire sei mesi or sono, quando il sindaco Matteo Zilocchi di fronte all’esplosione del coronavirus ha deciso di sospendere la 69 a edizione del Carnevale dei Ragazzi e conseguentemente anche ogni assembramento e attività dei circoli, il lockdown ha creato non solo il distanziamento sociale, ma anche il vuoto emotivo.
La riapertura del circolo in qualche modo punta a rimediarne il disagio. Lo farà però in minima parte, sia in ragione della parzialità dell’apertura, sia in forza delle regole imposte dall’emergenza sanitaria che tra l’altro puntano ad escludere dall’attività di volontariato gli ultrasettantenni, fascia sociale considerata fisicamente fragile e quindi a maggior rischio di contagio. La qual cosa incide pesantemente sulla funzionalità stessa del sodalizio, che trovandosi privato del maggior apporto volontario deve avvalersi del solo contributo di giovani. I quali non solo sono i minor numero rispetto agli anziani, ma hanno minore propensione alla continuità del volontariato. Riapertura del circolo, quindi, ma minimale, tanto più che é tassativamente escluso  l’uso delle carte da gioco.

Riccardo Lonardi