A Pegognaga un’apertura delle scuole molto attesa dai remigini

PEGOGNAGA – «Era ora!», esclama Davide un remigino, con tanto di mascherina che gli copre bocca e nasino, in attesa di essere accolto assieme ad altri nella primaria a Pegognaga. «Che aprissero la scuola?», gli chiede la mamma, pure lei con il viso semicoperto. «Éh si!» «E perché?» «Perché così rivedo Giacomino».
I sei mesi di vacanze forzate dal Covid-19 hanno infatti privato bimbi e ragazzi – 628 nei tre ordini di scuole – di socializzazione e aggregazione, che ora le insegnanti dovranno ricomporre. E proprio con questo obiettivo i 47 remigini pegognaghesi sono stati accolti da una maestra nel cortile attiguo alla struttura modulare di piazza V. Veneto, distribuendo loro sorrisi e incoraggiamenti per poi disporli in due gruppi di 22 e 17, che comporranno le due classi prime. Gli scolari delle altre classi della primaria – complessivamente 279 – sono stati invece indirizzati direttamente nelle rispettive aule. Presenti ai cancelli, prima alla scuola materna – 150 iscritti -, poi alla primaria, quindi alla media – 199 allievi -, il sindaco Matteo Zilocchi e l’assessore alla P.I. Manuela Tirelli, entrambi con tanto di mascherina, come del resto tutti gli scolari e gli accompagnatori. In aula il docente di turno ha letto la lettera del primo cittadino specificamente indirizzata ai ragazzi. «Ringrazio chi vi leggerà questo messaggio e i vostri insegnanti che in questo anno scolastico si daranno da fare, come hanno fatto in questi ultimi mesi, per garantirvi una scuola “mascherata” molto vicina alla normalità. Prendete queste nuove regole come una sfida, una gara a chi ne é più rispettoso. Fate questo piccolo sforzo col sorriso per il vostro bene e per quello di tutti i vostri compagni. Io sarò fuori ad aspettarvi tra i volontari per garantire il distanziamento e vi saluterò all’ingresso». La lettera conclude «Ricordatevi che tutti insieme supereremo questo momento “mascherato”».

Riccardo Lonardi