Accessibilità. innovazione, libertà di scelta e continuità di cure: ecco le linee guida del servizio sanitario regionale

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MILANO – E’ arrivata la delibera sulle linee guida del servizio socio sanitario regionale, che segue quanto approvato dalla Giunta a inizio marzo con il maxi piano di investimenti, 4 miliardi, sulle strutture territoriali lombarde e con l’approvazione del piano vaccinale regionale Covid-19.

INNOVAZIONE E CONOSCENZA – Si gettano così le basi per consolidare le linee di intervento già avviate. Come: attività di screening, potenziamento delle terapie intensive e semi intensive, sviluppo delle reti cliniche. Ma anche per sviluppare un nuovo modo di pensare all’assistenza e alla cura che ha quale filo conduttore l’innovazione e conoscenza. Con investimenti in apparecchiature tecnologiche di ultima generazione, sviluppo di sinergie per fare evolvere il biomedicale, introduzione di nuovi strumenti e piattaforme informative per rendere più accessibile il sistema. Attraverso maggiori investimenti nella ricerca e con la creazione di reti professionali per la diffusione delle competenze.

PREVENZIONE – Un ruolo fondamentale nello sviluppo del Sistema socio-sanitario è riservato alla prevenzione quale primo momento di cura. Essenziali sono gli stili di vita sani connessi con una corretta alimentazione e attività motoria, l’effettuazione di screening per la diagnosi precoce, la sicurezza dei lavoratori e dei consumatori, i piani vaccinali e tutte le azioni indispensabili a prevenire l’insorgere delle patologie e la diffusione delle malattie infettive. Tra gli obiettivi di maggior impatto c’è l’attenzione agli stili di vita nell’alimentazione per prevenire le patologie più direttamente correlate, come diabete e patologie cardiovascolari.

Per quanto riguarda gli screening oncologici, è previsto l’avvio di progetti pilota di attività d’indagine medica e diagnostica correlate ai rischi ambientali, professionali e connessi con i modi di vita.

Per quanto concerne la prevenzione delle malattie infettive l’obiettivo è migliorare l’attività di sorveglianza e controllo connessa con la pandemia Sars-Cov2 in tema di testing e ricerca dei contatti.

ASSISTENZA OSPEDALIERA – Per l’emergenza/urgenza sono previste linee di indirizzo per la definizione dei requisiti organizzativi dei Pronto soccorso in Lombardia. Tra gli scopi c’è anche un monitoraggio costante che dia ai pazienti la garanzia di un tempo di permanenza massimo di riferimento.

Nel corso del 2021 saranno attivate tre reti di patologia: Epato-gastroenterologica, Pneumologica e Diagnostica per immagini. Per le reti oncologiche ed ematologiche, l’obiettivo è censire e definire la rete dei Tumori rari, implementare il registro delle Sperimentazioni cliniche, approfondendo la tematica dell’Onco-fertilità. Sui Trapianti, sarà fondamentale implementare le azioni affinché si riduca sempre più la distanza tra numero di donazioni e richiesta di interventi.

PERSONE FRAGILI – Le Linee programmatiche riservano particolare attenzione alle persone più fragili e vulnerabili. Ciso attraverso lo sviluppo della presa in carico dei soggetti oncologici o affetti da patologie croniche. Ma anche con i nuovi progetti legati alle disabilità con un punto di riferimento per ciascuna Asst che renda più vicina la risposta al bisogno. Inoltre con percorsi definiti per specifiche patologie, come: autismo, dislessia e diabete. Quindi lotta alle dipendenze e progetti di reinserimento delle persone nella società.

ASSISTENZA TERRITORIALE – Detto del piano d’investimenti approvato a inizio marzo, particolare attenzione è riservata alle Degenze territoriali, ovvero alle cure intermedie, degenze di comunità e sub acuti. In questo settore, nell’anno in corso sarà avviata una profonda revisione dei requisiti di accreditamento delle varie tipologie di Unità d’offerta socio-sanitarie. Sono previsti pure il completamento del percorso di attivazione delle Degenze di comunità e la conclusione della fase di potenziamento dell’offerta di posti di Rsa/Rsd per soggetti con elevato carico assistenziale demenze e stati vegetativi.

Riguardo alle cure primarie, l’obiettivo è l’implementazione del tele-monitoraggio, della telemedicina e l’integrazione con l’Assistenza domiciliare integrata (Adi). Le linee puntano anche all’incremento dell’erogazione delle prestazioni e allo sviluppo delle attività d’integrazione con gli specialisti ospedalieri.

Per la salute mentale si prevede l’approvazione del Piano regionale salute mentale, dipendenze e disabilità. Ma pure all’avvio della revisione dei requisiti di accreditamento per le Unità di offerta territoriali, la contrattualizzazione di posti residenziali e semiresidenziali accreditati o per l’erogazione di prestazioni ambulatoriali/domiciliari di psichiatria.

Sulla disabilità e integrazione sanità e sociale, le linee di indirizzo approvate puntano ad integrare i percorsi assistenziali tra le istituzioni coinvolte. Come pure all’estensione del Centro unico disabilità in ciascuna Asst, all’approvazione del Piano regionale autismo, consolidando la collaborazione con la direzione generale Politiche sociali abitative e disabilità.

Riguardo alle Dipendenze, le azioni saranno finalizzate alla riabilitazione e al reinserimento di queste persone nella società.

Secondo le linee dovranno trovare concretezza: l’Assistenza domiciliare integrata (Adi) e la continuità della cura: ospedale-territorio ed anche territorio-ospedale o territorio-territorio. Inoltre è prevista la revisione dell’accreditamento nell’ottica della semplificazione.

Le linee puntano anche sull’incremento delle prestazioni ambulatoriali e l’abbattimento delle liste d’attesa. Due aspetti correlati. Per raggiungere questa finalità si punta alla presenza delle diverse professionalità all’interno degli ambulatori e sulla maggiore integrazione tra rete ambulatoriale e rete ospedaliera.

Infine, riguardo la presa in carico del paziente cronico, le Linee di indirizzo prevedono d’individuare luoghi fisici riconoscibili in cui favorire l’integrazione e il dialogo fra medici di medicina generale e specialisti. Sarà potenziata e sviluppata ulteriormente l’integrazione delle attività sociosanitarie con le quelle sociali per prendere pienamente in carico le persone. A tal fine saranno consolidate le misure già adottate e si attiveranno ulteriori progettualità.

FARMACEUTICA – Il documento approvato dalla Giunta punta sull’Innovazione nel farmaco e prevede un modello che permetta di prevedere prima e constatare poi, l’efficacia dei trattamenti farmacologici.  Per quanto concerne la Farmacia dei servizi è prevista l’attivazione della consegna a domicilio dei farmaci ‘File F’ ovvero la loro somministrazione diretta a pazienti non ricoverati.

Sulla Telemedicina, le attività di tele-monitoraggio domiciliare e teleconsulto dovranno essere estese con una prospettiva più ampia rispetto al 2020. L’obiettivo sarà il coordinamento tra le piattaforme. Nell’anno in corso saranno coinvolte sia le cooperative dei medici di medicina generale, sia le strutture ospedaliere e poliambulatoriali per l’avvio di progetti pilota. Sempre nel 2021 le Linee programmatiche fissano l’obiettivo di recuperare l’attenzione dei cittadini sull’utilizzo del Fascicolo sanitario elettronico quale canale di accesso sicuro alla documentazione sanitaria.

VETERINARIA – Grande attenzione il documento approvato in Giunta rivolge al Benessere animale, con l’obiettivo di arrivare a una banca dati aggiornata degli allevamenti, delle consistenze e delle movimentazioni per programmare e verificare i controlli. Così da garantire la tracciabilità di animali e prodotti derivati. Si punta inoltre a incrementare i controlli per continuare a garantire il benessere animale all’interno degli allevamenti. Il testo pone attenzione anche all’igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche dove si punta alla progressiva riduzione nell’utilizzo di antibiotici negli allevamenti zootecnici.

RICERCA BIOMEDICA – Le linee guida del Sistema socio-sanitario lombardo per fare crescere il biomedicale rivolgono attenzione a potenziare la sinergia con società scientifiche e mondo produttivo. Così da favorire lo sviluppo degli strumenti per la crescita della ricerca di base e traslazionale, adottando regole che consentano realmente il trasferimento tecnologico. In questo ambito si studierà e valuterà la possibilità di avviare un Centro per la ricerca delle malattie infettive.

PERSONALE – Riguardo al tema delle persone che operano in questi delicati ambiti, l’obiettivo è l’adozione delle modifiche dei Piani organizzativi aziendali strategici e l’approvazione del Piano del fabbisogno di Ats, Asst, Fondazioni Irccs e Areu.

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