Accordo tra Pro-Gest e Comune per un nuovo studio per eliminare gli odori

MANTOVA – E’ il depuratore della Cartiera di Pro-Gest il grande responsabile degli odori lamentati dagli abtianti di Cittadella e Colle Aperto. Ora, dopo l’indagine compiuta dal Politecnico di Milano tra il giugno e l’ottobre 2023, prende il via dunque un piano straordinario di monitoraggio degli odori che sarà realizzato a tappeto, con una particolare attenzione al depuratore. 
Il piano è il frutto di un accordo tra Pro-Gest, proprietaria dello stabilimento, il Comune di Mantova e lo stesso Politecnico firmato proprio nei giorni scorsi, il quale avrà l’obiettivo non solo di approfondire l’origine degli odori ma anche di cercare le soluzioni necessarie per mitigarne gli impatti sulla popolazione.

E’ quanto è emerso dalla assemblea che sì è tenuta ieri pomeriggio a Cittadella nella sede del Parco del Mincio. L’incontro è stato organizzato dal Comune di Mantova per illustrare i risultati del monitoraggio effettuato l’anno scorso con due nasi elettronici i quali hanno analizzato le emissioni degli odori segnalate dai residenti. Ne hanno parlato l’assessore all’Ambiente del Comune di Mantova Andrea Murari e Laura Capelli del Laboratorio Olfattometrico “Natta” del Politecnico di Milano.

“Si sta cercando una soluzione – ha evidenziato Murari -. Sono stati fatti importanti passi avanti ed abbiamo imboccato una nuova strada che può portare a significativi risultati. Lo studio del Politecnico con i nasi sul territorio è servito, è stato un buon punto di partenza. È stato uno strumento valido, ora lo ammette anche la Cartiera. I nasi sono stati messi a Cittadella presso la scuola Pacchioni e a Colle Aperto. Le maggiori concentrazioni sono state riscontrate a Cittadella dove sono stati registrati odori per il 15% del tempo di monitoraggio contro il 7% a Colle Aperto (di prassi viene ritenuto un valore elevato se si supera il 10%) Sono state analizzate le fonti. E’ stato appurato che gli odori arrivano dalla cartiera e si è giunti ad individuare che il responsabile è il sistema di depurazione, in particolare la vasca 3000 di emergenza. Escluso invece che gli odori possano provenire dallo scolmatore”.

La ricercatrice Capelli ha spiegato il percorso fatto fino ad ora, finanziato dal Comune di Mantova, dalla posa dei nasi, fino alle analisi effettuate nel laboratorio olfattometrico del Politecnico, considerato all’avanguardia a livello nazionale. “Ho lavorato tenacemente con un’equipe di esperti – ha osservato -. Il naso elettronico funziona come il naso umano. Intercetta i gas e li trasforma in impulsi elettrici che vengono trasmessi al cervello. Il naso elettronico analizza l’aria e riscontra gli odori di varia natura, fino ad individuare la sorgente. Al termine è emerso in modo evidente che gli odori sono responsabilità della cartiera la quale ha ben 60 sorgenti odorigene. Le fonti possibili più plausibili però potevano essere le fumane provenienti dai camini oppure il depuratore e quest’ultimo è risultato il vero responsabile”.

I nasi, ha continuato Capelli, sono stati riconosciuti come strumenti efficaci per rilevare gli odori. “Lo ha riconosciuto anche la Cartiera – ha detto – e nella fattispecie, le emissioni più puzzolente arrivano dal depuratore che è un impianto complesso formato da diverse vasche e da altre parti come il desolforatore. Gli sfiati di maggiore impatto provengono della vasca di emergenza 3000, dove si sono registrate perdite di gas e un’emissione molto odorifera. In particolare gli odori vengono fortemente percepiti quando si procede al travso di refluo dalla vasca 3000 alla vasca 1000. Ora si è creato un clima di dialogo e di collaborazione al punto che Pro-Gest ha ritenuto validi i nostri dati e non quelli del laboratorio che ha svolto un’indagine parallela su sua commissione (e che erano ben più favorevoli verso l’azienda) e ha pensato di proseguire il monitoraggio con noi, facendosi carico dei costi per eseguire i nuovi studi e trovare le soluzioni contro le puzze Un risultato veramente importante a cui non avrei mai pensato quando abbiamo iniziato il monitoraggio”.