ACQUANEGRA SUL CHIESE – Sono passati due anni esatti da quando il ponte tra Acquanegra sul Chiese e Calvatone è stato chiuso e ieri, il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio, il vice di Calvatone Gianni Pini, e il consigliere regionale Pd Marco Carra si sono recati, insieme ad alcuni rappresentanti del Comitato Ponte, a ribadire la richiesta di tornare ad avere al più presto il collegamento tra i due paesi. “2 anni senza di te, ci manchi molto” è la scritta ironica e amara nello stesso tempo che capeggiava su un cartello. Qualche rassicurazione a tal proposito è arrivata in un incontro pubblico tenutosi nei giorni scorsi nella sala polivalente “Roberto Perini” di Acquanegra, tra tecnici, amministratori locali e cittadini in cui è stato fatto il punto sul progetto definitivo e sullo stato dell’iter autorizzativo.
INIZIO LAVORI NELL’ESTATE 2026 SALVO IMPREVISTI
All’assemblea erano presenti, tra gli altri, il presidente della Provincia di Cremona Roberto Mariani, l’ingegner Giulio Biroli, progettista dell’opera, il consigliere delegato alle strade della Provincia di Mantova Enrico Volpi e vari rappresentanti dei Comuni interessati, tra cui il vicesindaco di Acquanegra Nicola Bini. Il progetto del nuovo ponte, ritenuto essenziale per la viabilità locale e il collegamento tra le province di Cremona e Mantova, prevede un investimento complessivo di circa 13,5 milioni di euro. Biroli ha illustrato lo stato di avanzamento dell’opera, confermando che il progetto definitivo è pronto e in attesa dell’approvazione finale. “La conferenza dei servizi è in corso e scadrà il 21 giugno – ha spiegato –. Al momento non sono giunte osservazioni critiche”. Il via libera atteso riguarda soprattutto l’autorizzazione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, condizione necessaria per poter procedere con l’appalto e l’inizio dei lavori. Se tutto andrà secondo le previsioni, la gara d’appalto sarà pubblicata entro gennaio 2026, con inizio lavori entro l’estate dello stesso anno. Nel frattempo, si continua a lavorare sull’ipotesi di un ponte provvisorio, da installare a cura del Genio Militare, che permetterebbe di ripristinare temporaneamente il collegamento interrotto. Tuttavia, anche in questo caso si attendono conferme e autorizzazioni definitive.
LE RICHIESTE DEL TERRITORIO: “FATE PRESTO”
Forte la voce del Comitato, che durante l’incontro ha ribadito la necessità di accelerare i tempi e ha chiesto risposte concrete da parte delle istituzioni. “Abbiamo chiesto alla Regione Lombardia di stipulare accordi di collaborazione per sostenere le attività produttive colpite dalla chiusura – ha spiegato un portavoce –. Purtroppo, non abbiamo ancora ricevuto risposte formali”. Il presidente della Provincia di Cremona, Mariani, ha rassicurato i presenti sull’impegno dell’ente: “Stiamo rispettando i tempi, compatibilmente con le difficoltà burocratiche che una simile opera comporta”.
CARRA: “LA BATTAGLIA ORA DEVE CONCENTRARSI SUI RISTORI”
Oggi la nostra battaglia deve concentrarsi sui ristori poiché la Regione Lombardia non ha ancora mosso un dito per cercare di andare incontro alle esigenze di commercianti, artigiani, imprese di questo territorio, in particolare dei Comuni di Acquanegra e Calvatone. E’ urgente, a distanza di due anni dalla chiusura del ponte, cercare di individuare misure per ristorare le attività dai danni che hanno subito e che stanno subendo tuttora”.