Addio a don Asinari, Sabbioneta in lutto. Fu lui a scoprire il Toson d’Oro

don Ennio Asinari

SABBIONETA – Sabbioneta piange una delle sue colonne: è morto nella notte a 91 anni don Ennio Asinari, per 28 parroco e per altri 14 collaboratore parrocchiale. La salma verrà esposta nella chiesa dell’Incoronata sino ai funerali, che si terranno lunedì 27 febbraio alle 10 nella parrocchiale di Sabbioneta, officiati dal vescovo Antonio Napolioni. Il sindaco Marco Pasquali ha sospeso per lutto le manifestazioni carnevalesche di domani, proclamando il lutto cittadino nel giorno dei funerali.

Don Asinari, originario di Commessaggio, fu ordinato il 29 giugno 1957. Il primo incarico come vicario a Pomponesco, per sette anni, prima di passare a Casaletto di Viadana, come parroco di Sant’Ignazio, per 16 anni. Nel 1980 l’arrivo a Sabbioneta: parroco per 28 anni e dal 1988 pure come amministratore parrocchiale a Ponteterra. Un personaggio che ha dato tanto alla parrocchia e alla “città ideale”, insignito nel 2003 del titolo di Commendatore della Repubblica e nel 2018 della Cittadinanza Benemerita. Lasciata la guida della parrocchia di Sabbioneta nel 2008, sino allo scorso anno don Asinari è stato collaboratore nella comunità pastorale “Maria Madre della Chiesa” (Breda Cisoni, Ponteterra, Sabbioneta e Villa Pasquali).

Come ricorda la diocesi di Cremona, don Asinari si iscrisse a 50 anni all’università: “perché gli esami ti obbligano a studiare a fondo, e perché quello che studi diventa tuo e ti fa crescere”. Lauree in Teologia dogmatica e in Filosofia, don Ennio dal 2006 al 2022 fu anche ispettore del Ministero per i Beni culturali. Promosse convegni e dibattiti a Sabbioneta, aprendo la prima scuola di teologia per laici (e anche per sacerdoti), mostre d’arte, il restauro di opere antiche e l’archiviazione di documenti storici, salvando dall’abbandono 275 mila documenti dell’archivio parrocchiale. Proprio riordinando e catalogando queste carte trovò un libretto scritto in latino con le Leggi di Vespasiano, che ha poi tradotto e pubblicato. Tra i segni più significativi e visibili dell’impegno di don Asinari per la città e per la comunità di Sabbioneta c’è la cooperativa “A passo d’uomo”, centro culturale fondato nel 1983 con la missione di promuovere la cultura valorizzando la storia e il patrimonio di Sabbioneta, attraverso iniziative e produzioni editoriali, tra cui il periodico “A passo d’uomo”.

Ma il suo eccezionale contributo alla promozione del patrimonio storico e artistico di Sabbioneta è legato pure alla scoperta del “Toson d’Oro” al collo dei resti di Vespasiano Gonzaga, nel luglio 1988 all’interno della chiesa dell’Incoronata. Tre anni fa, in occasione del suo ottantottesimo compleanno, don Asinari aveva pubblicato l’autobiografia “Un don per amico”: un libro in forma di dialogo con uno studente universitario che aveva frequentato il suo studio per le proprie ricerche.

 

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