Addio a Eugenia Ascari, direttore di Aspef. “Professionalità e umanità al servizio degli anziani e delle persone più fragili”

Addio a Eugenia Ascari, direttore di Aspef.

MANTOVA – L’Aspef era la sua seconda casa e per il tempo che vi passava, l’attenzione che vi dedicava, in alcuni frangenti poteva sembrare anche la prima. Per i suoi anziani poi era sempre pronta, disponibile, sempre in prima linea.
Una grande professionista Eugenia Ascari, da 21 anni direttore di Aspef Mantova, una grande lottatrice che ha lottato tanto anche contro quel male a cui oggi purtroppo si è dovuta arrendere.
Non appena si è diffusa la notizia della sua scomparsa, il gelo è calato nelle due Rsa Isabella D’Este e Luigi Bianchi dove Eugenia era un punto di riferimento prezioso per tutti i suoi collaboratori, e una sorta di angelo custode per i suoi anziani che con orgoglio dicevano: “Qui abbiamo la dottoressa Ascari”.
Eugenia Ascari aveva 63 anni e abitava da sempre a Quistello. Laureata in giurisprudenza, con una specializzazione in relazioni industriali e del lavoro, aveva poi conseguito il diploma di manager sanitario alla Scuola di direzione in sanità di Milano.  Nel 1988 aveva iniziato a lavorare all’allora Ussl 48 di Ostiglia dove era rimasta per dieci anni, poi il passaggio all’azienda ospedaliera Carlo Poma, negli uffici della gestione del personale. Quindi nell’aprile del 2001 l’arrivo in Aspef, che era nata tre anni prima, dove ha assunto da subito la carica di direttore.
“Sono ammutolito, Eugenia ancor prima che la direttrice di Aspef era per me un’amica sincera e premurosa – dichiara il sindaco di Mantova Mattia Palazzi – Mi mancherà tantissimo e mancherà a tutta la città che ha potuto conoscerla ed apprezzarne il valore umano e professionale. Ha dedicato tutta se stessa alla cura amorevole e responsabile dei nostri anziani. A lei dobbiamo molto per la crescita sia qualitativa che quantitativa dei servizi che Aspef ha garantito in questi ultimi 21 anni alla nostra comunità, dove nel ruolo di direttore generale ha saputo coniugare qualità e buona gestione. Una donna che nella sua naturale pacatezza e umiltà ha anche saputo dimostrare una forza combattiva e una fermezza morale che spesso sono state di esempio e di ispirazione per molti suoi collaboratori e non, specialmente nella drammatica gestione della pandemia. Eugenia mancherà a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla e lavorare con lei, lasciando da un lato un vuoto incolmabile ma dall’altro un’eredità incalcolabile, un esempio che resterà indelebile nella memoria di tutti noi”
“Ai familiari, al figlio Tazio, va il mio e nostro più commosso e fraterno abbraccio nella speranza che l’ineludibile dolore per la sua scomparsa possa presto lasciare spazio al sentimento di orgoglio per una madre e moglie che tanto ha saputo dare nel privato e nel suo impegno per il bene comune” prosegue Palazzi.
Profonda la commozione anche del presidente di Aspef Filippo Genovesi. “Ho sempre avuto una grande stima verso la dottoressa Ascari. Era una persona che riusciva a coniugare una professionalità impressionante che non è mai venuta meno a una umanità che era travolgente e che la faceva amare da tutti. Era capace di un vero rapporto umano con tutti, dai collaboratori con cui magari aveva meno a che fare a quelli con cui si raffrontava quotidianamente. Lei c’era per tutti”.
Genovesi evidenzia più volte il grande lavoro svolto da Eugenia Ascari per Aspef, per gli anziani e le persone più fragili di Mantova. E proprio a nome di tutta l’Aspef si stringe ai familiari, al figlio Tazio che era il suo grande orgoglio, e al marito.

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