Cronaca 18 aprile 2022, 12:21

Addio a Fredón, il principe del dialetto mantovano

Addio a Fredón, il principe del dialetto mantovano

MANTOVA - Addio al grande Fredón. Il poeta, all'anagrafe Alfredo Facchini, da sempre considerato il principe del dialetto mantovano, si è spento ieri, all’età di 93 anni che aveva compiuto il 15 gennaio scorso.

Ha scritto decine di libri di poesie ma anche di barzellette. E che dire delle sue "quartine" che componeva all'istante, qualunque fosse la situazione da raccontare, e che facevano sempre rimanere stupiti chi le ascoltava: un talento naturale Fredón che aveva fatto dell'ottimismo e della voglia di vivere le sue parole d'ordine.

Bellissimo era ascoltare quando raccontava della sua nascita avvenuta nel lontano e freddo gennaio 1929, uno dei mesi più freddi di sempre. Nacque in Cantarana, nel cuore "ad Fera Cadena". Il nome Alfredo i genitori lo scelsero proprio per il freddo che faceva: venne battezzato alla svelta in sant'Egidio proprio per evitare che si gelasse. Anche se alla nascita "pesavo 6 chili" come tanta volte raccontava, era pur sempre un neonato e non era il caso tenerlo fuori con le temperature di quel gennaio glaciale.

Fin da bambino il piccolo Alfredo fece capire che sapeva il fatto suo, e lo dimostrò ben presto quando da ragazzino iniziò ad annotare i bombardamenti aerei su Mantova. Tanti anni dopo, nel 2004, da quelle pagine scritte ancora con pennino e inchiostro, arrivò il libro "Quaderno a righe: incursioni aeree su Mantova. Testimonianze di un ragazzo".

 

 

 

 

 

 

 

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