Lo chiamavano “il guerriero del ring”. Si è spento nella sua Pontedera l’ex campione del mondo di pugilato Sandro Mazzinghi, che avrebbe compiuto 82 anni il 3 ottobre. Grande rivale di Nino Benvenuti nella categoria Superwelter, aveva vinto 64 dei 69 incontri disputati, di cui 42 per ko.
Mazzinghi si è spento nell’ospedale in cui si trovava da una decina di giorni per un’ischemia a cui ne erano seguite altre durante il ricovero. I funerali si celebreranno inella città toscana.
Tra i momenti più significativi della sua carriera il 1965 quando fu sconfitto per due volte dal suo coetaneo Benvenuti per la corona mondiale dei pesi medi junior, detti anche Superwelter, ma contestò i verdetti in entrambe le occasioni e con tenacia tre anni più tardi , contro il coreano Kim Ki-Soo riconquistò il titolo che Benvenuti aveva perso a Seul nel 1966.
Solo due anni fa Mazzinghi e benvenuti si erano riconciliati con una telefonata del toscano al rivale mentre era ricoverato a Roma.
Benvenuti ha paragonato la loro rivalità sul ring a quella tra il toscano Bartali e il piemontese Fausto Coppi nel ciclismo, capace di dividere l’Italia. In effetti erano due mondi diversi: Benvenuti era quello bello ed elegante, un istriano adottato da Trieste con simpatie di destra. Mazzinghi, più scomposto e sanguigno, era “il rosso” toscano.
“Un personaggio indimenticabile per questa disciplina”, lo ha definito la regione Toscana in un comunicato, “se ne va un combattente nato, che purtroppo ha dovuto arrendersi in questa sua, ultima, battaglia”.
Il sindaco di Pontedera ha ricordato il videomessaggio di speranza che Mazzinghi aveva rivolto ai concittadini per il lockdown imposto dal coronavirus.