MANTOVA – Il dottor De-Joseph Kakisingi, ginecologo e direttore del Centro Ospedaliero Saint-Vincent di Bukavu, in rappresentanza della Repubblica Democratica del Congo e in particolare del Sud Kivu, è stato accolto e salutato dall’Amministrazione comunale di Mantova nella sala Consiliare del Municipio di via Roma. Insieme al “Dr Jeff” c’era Salvatore Attanasio, padre di Luca l’ex ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo ucciso nel 2021.
Il benvenuto è stato da parte dagli assessori Alessandra Riccadonna e Andrea Caprini. Presenti anche i consiglieri comunali Gloria Costani e Pierpaolo Parogni, la dirigente Mariangela Remondini, la responsabile dell’associazione Colibrì Veronica Barini e alcune giovani volontarie. L’ospite è in città per il progetto “Adotta un Popolo”.
Kakisingi e Attanasio, nel pomeriggio martedì 14 ottobre, presso la parrocchia di San Barnaba, hanno incontrato la cittadinanza mantovana affrontando anche la delicata situazione nel Sud Kivu coinvolta in una guerra per le risorse minerarie di cui è ricco il territorio. L’evento “Voci dal Congo” è stato organizzato in collaborazione con Associazione Colibrì, Mantova per la Pace, Strongvilla e Bag Magazine.
Un ulteriore approfondimento sul tema avverrà tramite lo spettacolo teatrale nato dalla ricerca sulla crisi del Congo degli anni ’60 “Évolué” di e con Samuel Hili, che si terrà domani, giovedì 16 ottobre, alle 20.30, nella sede di Teatro Magro, in via Brescia 2C (Cittadella).
Questi eventi si inseriscono nel più ampio calendario di iniziative di “Un Autunno di Pace 2025”, un progetto che vede il Comune di Mantova collaborare con associazioni e realtà locali per promuovere la cultura della pace, del dialogo e della solidarietà internazionale.
Il dottor Kakisingi, specializzato in ginecologia, ha saputo coniugare con successo competenza medica, attenzione e umanità, offrendo cure di qualità alle sue pazienti e contribuendo allo sviluppo della sua struttura, in particolare nei settori della chirurgia ginecologica e della gestione delle gravidanze ad alto rischio.
Inoltre, supporta molte donne che affrontano complicazioni ginecologiche a seguito di violenza sessuale. La sua leadership ha contribuito a migliorare le infrastrutture e i servizi dell’ospedale, rendendolo un modello di assistenza sanitaria di qualità.














