MANTOVA – Prendere un bimbo in affido, come funziona? Cosa si deve fare? Cosa comporta? Chi può fare richiesta? Quanto dura? E dopo cosa succede? E’ per cercare di rispondere a queste domande che il Comune di Mantova, assessorato alle politiche e servizi per le famiglie in collaborazione con il “servizio affidi Zorba” promuove un ricco programma di iniziative in occasione della Giornata dell’Affido Familiare (4 maggio), scegliendo di dedicare all’affido l’intero mese allo scopo di parlare di un argomento di cui ancora si conosce poco.
“La giornata del 4 maggio rappresenta un riconoscimento importante per tutte le persone e le famiglie che decidono di prendersi cura di bambini e ragazzi che, per un determinato tempo, non possono vivere con la propria famiglia di origine – spiega assessore alle politiche e servizi per la famiglia e la genitorialità, infanzia e adolescenza, attività educative e ricreative per minori, pari opportunità Chiara Sortino – a Mantova abbiamo scelto di dedicare tutto il mese di maggio a iniziative di sensibilizzazione e promozione dell’affido per creare una coscienza sul tema, informare su quanto accade nella nostra città, dare voce a chi l’ha vissuta sono i motivi per cui ogni anno ci impegniamo a organizzare questa rassegna”.
Il servizio affidi copre tutti i 14 comuni che fanno parte del distretto e da subito con l’assessore Sortino ci siamo detti che ogni anno non dovranno mai mancare le risorse per queste attività che hanno lo scopo di creare un futuro a bimbi e famiglie in difficoltà – spiega l’assessore al Welfare del Comune di Mantova, Andrea Caprini – l’affido non è un’adozione, ma è un atto di solidarietà familiare. Quello che bisognerebbe fare è un ritorno al passato, quando nelle comunità ci si aiutava e non era raro che se una famiglia, magari con tanti figli era in difficoltà, ci fosse una famiglia vicina che si prendeva in carico il bambino, ecco questa solidarietà si è un po persa e andrebbe recuperata”.
60 gli affidi nel 2024 nei comuni del distretto, di questi circa la metà in ambiti parentali, vale a dire nonni, zii o altri parenti i restanti, invece da famiglie estranee ai piccoli.
Un affido può durare due anni, ma è rinnovabile, lo scopo è quello di permettere alla famiglia originaria di rimettersi in sesto, qualche volta sfociano con le adozioni, ma la priorità è quella di far rientrare il bambino nel suo nucleo originario. Spesso vengono mantenuti i legami con entrambe le famiglie, che proseguono anche dopo che la situazione è tornata alla normalità. Al centro di tutto deve esserci il benessere del bambino, per questo si incontrano le famiglie più volte, si cercano di capire le motivazioni. si fa una visita al domicilio e una volta arrivato il bimbo si monitora l’andamento costantemente. Il difficile è integrare le due famiglie che fanno un “pezzo di strada insieme” completandosi.
“Le famiglie affidatarie devono fare da subito i conti con tre sentimenti – spiegano l’assistente sociale Elisa Zanetti, l’educatrice Paola Fioravanti e la psicologa Maria Laura Di Giamberardino di Zorba – l’attesa, il distacco e i problemi con la famiglia di origine. Devono essere preparati a questo e non è facile. Devono poi imparare a vivere nell’incertezza, perchè non si sa quanto durerà l’affido”.
“La nostra associazione si occupa di affidi familiari dal 1993 – spiega Arnaldo De Giuseppe, presidente dell’associazione Solidarietà Educativa – ora abbiamo in carico 50 famiglie e le nostre attività servono ad accompagnare le famiglie in questo compito seguendole con incontri mensili. Ultimamente ci siamo concentrati sulla coppia durante l’affido perchè in alcuni casi le coppie si rafforzano, in altri scoppiano. Per le iniziative messe in campo curiamo quella del 9 maggio dove sarà presentato il libro “Non vi ho chiesto di chiamarmi mamma” nel quale l’autrice racconta la sua esperienza come mamma affidataria di due adolescenti”.
COS’E’ L’AFFIDO FAMILIARE
L’affido è un aiuto temporaneo rivolto a bambini, ragazzi e adolescenti che attraversano difficoltà familiari, offrendo loro un ambiente sereno dove crescere.
Può essere:
-a tempo pieno, con permanenza stabile presso la famiglia affidataria;
-part-time o diurno, con accoglienza limitata ad alcune ore o giornate;
-d’emergenza, in caso di necessità immediate e temporanee.
Chiunque può candidarsi come affidatario: coppie, single, famiglie con o senza figli, senza vincoli di età, stato civile o reddito. È fondamentale il desiderio di mettersi in gioco, di costruire relazioni positive con il minore e di collaborare con i Servizi Sociali. Il progetto di affido è supportato da un contributo economico pubblico e da una copertura assicurativa.
“Siamo sempre alla ricerca di persone e famiglie che abbiamo voglia di mettersi in gioco anche solo per capire di cosa si tratta” – concludono le componenti del Servizio Affidi.
PROGRAMMA DEGLI EVENTI
Martedì 6 maggio | ore 18:00
Sala degli Stemmi, via P. Frattini n. 60
“ESSERE FAMIGLIA SIGNIFICA TANTE COSE” Incontro con Luca Trapanese, padre di Alba, bambina con sindrome di Down adottata nel 2018. Dialoga con lui Chiara Sortino, Assessora alle Politiche per la famiglia.
Ingresso libero e gratuito
Venerdì 9 maggio | ore 18:00
Sala “Peppino Impastato”, Biblioteca Baratta, Corso Garibaldi n. 88
Presentazione del libro “Non vi ho chiesto di chiamarmi mamma” Testimonianze e dialoghi sull’affido familiare con Karin Falconi e Emilia Russo (presidente di M’aMa – Mamme Matte).
Ingresso libero e gratuito
Evento a cura della Rete di Famiglie Affidatarie di Solidarietà Educativa – ODV in collaborazione con “M’aMa”.
Lunedì 12 maggio | ore 21:00
Cinema del Carbone, via G. Oberdan n. 11
Proiezione del film “La Gabbianella e il Gatto” di Enzo D’Alò (1998) Film adatto a bambini e famiglie per avvicinarsi con semplicità al tema dell’affido.
Ingresso libero e gratuito
Domenica 25 maggio | ore 10:00
Chiosco “Zanzara”, Giardini Barbato n. 2
“CAMMINIAMO INSIEME PER L’AFFIDO” Passeggiata ad anello di 4 km lungo il Lago di Mantova, su piste ciclopedonali, seguita da un rinfresco conviviale.
Partecipazione libera e gratuita
Per ulteriori informazioni:Servizio Affidi “Zorba” – Email: servizioaffidi@coprosol.it
Telefono: 0376.1513449 / 346.7272052 / 349.7045098
Il Servizio Affidi “Zorba”, per informazioni: servizioaffidi@coprosol.it – 0376.1513449 / 346.7272052 / 349.7045098.
Le iniziative promosse in occasione della giornata dell’affido sono realizzate in collaborazione con il Servizio Affidi “Zorba”, COPROSL (Consorzio Progetti Solidarietà), Solidarietà Educativa e Alce Nero.