Aggredito a bastonate a Soave: ci sono due fermi per tentato omicidio. Il 28enne è in coma

Aggredito a bastonate a Soave: ci sono due fermi per tentato omicidio. Il 28enne è in coma

SOAVE (PORTO MANTOVANO) Ci sono due fermi per l’aggressione avvenuta a Soave di Porto Mantovano ai danni di un 28enne marocchino che si trova ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale di Cremona. Si tratta di due connazionali della vittima, un 35enne e un 40enne. I due fermi di indiziato di delitto verranno portati in convalida dal pm di turno per tentato omicidio in concorso.
Il giovane è stato trovato la notte scorsa dai sanitari del 118 e dalla Polizia a Soave di Porto Mantovano, in una casa abbandonata vicino ai bagni pubblici di fianco al cimitero, usuale ricovero per alcuni sbandati e senza tetto della zona.
Il 28enne poco prima era stato ritrovato incosciente da alcuni connazionali che inizialmente momento avrebbero negato agli agenti di conoscerlo ma nel corso delle indagini sarebbe emerso che tra questi e il giovane era scoppiato, nella mattinata di giovedì, un diverbio, poi trasformatosi in una violenta aggressione a colpi di bastone.
Il 28enne ha riportato ferite e traumi gravissimi al punto che era rimasto immobile nel suo giaciglio: i suoi conoscenti hanno detto che pensavano fosse completamente ubriaco e lo hanno lasciato stare per l’intera giornata di giovedì. A mezzanotte vedendo che non si risvegliava, hanno chiamato i soccorsi.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno provveduto al suo trasferimento in eliambulanza all’ospedale di Cremona dove durante la notte è stato sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico per tentare di fermare un’emorragia cerebrale. Ora si trova in coma farmacologico in prognosi riservata.
I poliziotti, una volta giunti a Soave, hanno dato il via alle attività investigative ed a tutti i rilievi del caso per ricostruire la vicenda. Indagini che hanno portato ad avere elementi sufficienti all’adozione della misura pre-cautelare. E’ stato infatti accertato che i due soggetti fermati, entrambi dimoranti da qualche settimana nella stessa casa abbandonata insieme alla vittima, e come questa dediti all’abuso di alcol, nella precedente nottata dell’11 agosto avevano avuto un diverbio con il 28enne per futili motivi di convivenza, e sentendosi provocati da una sua richiesta di abbandonare il comune alloggio di fortuna, lo avevano percosso sino a ridurlo in fin di vita, senza assolutamente allertare i soccorsi fino al giorno successivo, lasciando così che le sue già gravi condizioni peggiorassero ulteriormente.