“Gli episodi di aggressioni al Personale, come anche alla stessa utenza del Trasporto Pubblico Locale sono sempre più frequenti” – a parlare è Gennaro Conte, Segretario nazionale di OR.S.A. Trasporti Autoferro TPL – “le pagine dei quotidiani raccontano vicende preoccupanti di aggressioni fisiche e verbali alle persone oltre agli episodi di danneggiamento dei mezzi”. Un problema molto sentito anche nel Mantovano, dove proprio recentemente è accaduto l’ennesimo episodio di aggressione ai controllori Apam di un soggetto senza biglietto.
“Il Sindacato OR.S.A. è sempre stato in prima linea contro queste vigliacche forme di violenza che rendono il Lavoro degli Operatori e delle Operatrici del TPL altamente pericoloso e stressante oltre a mettere, chi fruisce quotidianamente del servizio di trasporto, in una condizione di scarsa sicurezza” – continua il Segretario – “riteniamo che questo stato di cose non sia più accettabile e che la discussione sui possibili interventi da porre in essere non sia più rimandabile”.
“In un Paese in cui la Mobilità delle persone e il diritto al Lavoro dignitoso sono sanciti dalla stessa Costituzione – incalza il vertice sindacale – non si può restare impotenti o indifferenti davanti a questi atti criminosi che, come tali, vanno perseguiti; noi di OR.S.A. chiediamo che il Ministero dell’Interno e tutte le Istituzioni nazionali competenti, non solo quelle locali per la sicurezza e l’ordine pubblico, prendano una posizione sul vandalismo subito dalle aziende del TPL, come sulle aggressioni a Lavoratori, Lavoratrici e utenza del Trasporto Pubblico Locale”.
“Non basta, a giudicare dall’incremento di questi fenomeni, la denuncia per interruzione di pubblico servizio o per danneggiamento, tanto meno è sufficiente la denuncia di aggressione individuale che, a oggi, restano gli unici strumenti legislativi disponibili” – conclude Conte – “bisogna invece inserire misure più stringenti per punire il vandalismo e l’attentato alla sicurezza dei trasportati e di chi trasporta. Per i colpevoli bisogna inasprire le pene e pensare a una sorta di Daspo o diffida che non consenta loro l’utilizzo dei mezzi pubblici per determinati periodi di tempo o, anche, nei comuni dove hanno commesso il reato”.
Infine il Segretario di OR.S.A. Trasporti Autoferro TPL fa un appello anche alle Associazioni delle Aziende affinché si mettano in campo risorse e iniziative a tutela dei viaggiatori, dei Lavoratori e dei mezzi delle Aziende del TPL su scala nazionale perché è arrivato il momento di dire basta a simili comportamenti criminosi.