Milano – Approvata oggi in Consiglio regionale la risoluzione proposta per gli aiuti in sostegno ad aziende agricole e al comparto agroalimentare lombardo.
In merito al testo è intervenuto il Consigliere regionale della Lega Alessandra Cappellari.
“L’aumento dei costi dei beni energetici che si sta registrando negli ultimi mesi si è trasferito sui bilanci delle imprese agricole e attanaglia la filiera agroalimentare ridimensionando le previsioni di crescita del 2022 – spiega Cappellari. Nelle ultime settimane in tutto il Paese, in Lombardia e anche nel Mantovano le associazioni agricole si sono mobilitate per rappresentare il rischio di scomparsa di interi indotti produttivi, trasversalmente a tutti i comparti agricoli”.
“In poco più di 20 giorni di guerra la sicurezza alimentare nazionale e regionale, oltre che europea, ha mostrato tutta la sua fragilità: l’Italia risulta particolarmente esposta tenuto conto, ad esempio, che il 20% del mais utilizzato nei nostri allevamenti arriva proprio dall’Ucraina. La pandemia prima e la guerra ora hanno dimostrato che la globalizzazione spinta non è sostenibile, così come gli effetti negativi della corsa alla delocalizzazione produttiva” aggiunge Cappellari.
“Servono interventi rapidi e un rilancio degli strumenti europei e nazionali che assicurino la sovranità alimentare come cardine strategico per rendere autosufficienti, dal punto di vista degli approvvigionamenti di cibo, i territori nazionali e comunitari. Da qui il testo, approvato oggi in aula, per impegnare la Giunta regionale a sollecitare il Governo per reperire ulteriori risorse da destinare alla riduzione del carico fiscale, sui prodotti energetici in favore delle aziende agricole e dell’intero comparto agroalimentare”.
“Nel dettaglio – precisa Cappellari – si tratta di:
- sbloccare le risorse del PNRR introducendo premialità per rafforzare le filiere più in difficoltà, rendendo il settore agro-energetico un’opportunità di crescita;
- una proroga dei termini previsti per la presentazione delle domande di finanziamento relative alle misure del PSR;
- promuovere il confronto tra le rappresentanze degli allevatori e del settore della trasformazione per favorire compensi equi;
- sostenere politiche che incentivino l’utilizzo degli effluenti zootecnici quali risorsa energetica per la produzione di energia rinnovabile come il biometano;
- attivarsi sia in sede nazionale che europea per la sospensione temporanea di un anno dell’obbligo previsto dall’attuale PAC di non coltivare almeno il 5% delle superfici arabili delle aziende; la riattivazione della misura straordinaria Covid, prevista dal Regolamento sullo Sviluppo Rurale, con il pagamento di un aiuto ‘una tantum’ per azienda agricola; attivare misure volte a evitare qualsiasi blocco alla libera circolazione delle merci sul mercato interno UE, oltre a un’azione a livello internazionale volta a rendere più flessibile l’importazione di materie prime strategiche.
“Bene, quindi, l’approvazione di questa risoluzione in sostegno del comparto agroalimentare lombardo, l’auspicio è che tutte le forze di Governo si impegnino nelle sedi opportune per una maggiore autosufficienza energetica e di approvvigionamento di materie prime” conclude Cappellari.