Aipo, Berselli non si dimette e assicura massima collaborazione. A rischio progetti del Pnrr

PARMA – Dopo l’inchiesta giudiziaria con le indagini della Guardia di Finanza sulle presunte tangenti in cambio di appalti e la richiesta di dimissioni del direttore Berselli, avanzata dal Comitato di Indirizzo di Aipo – formato dagli Assessori delle quattro Regioni costitutive (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto), Berselli, indagato per corruzione e peculato, respinge la richiesta di farsi da parte e domanda di essere sospeso e si è dichiara pronto a collaborare.

Secondo quanto riportato da Oglioponews – il direttore avrebbe quindi assicurato la “massima collaborazione”. “E’ una indagine preliminare”, ha detto Meuccio Berselli a Oglioponews, “e noi siamo assolutamente i più collaborativi possibile, com’è giusto che sia, con la Procura e con la magistratura. Noi abbiamo fornito alla Guardia di Finanza tutta la documentazione che è stata richiesta, sia per l’utilizzo delle autovetture che per gli affidamenti”.

Meuccio Berselli, direttore Aipo

Intanto però a rischio ci potrebbero essere dei progetti finanziati con bandi Pnrr. Circa 1milardo di euro di fondi, di cui 600 milioni già assegnati lungo tutta l’asta del Po che ora però potrebbero essere a rischio. Secondo quando dichiarato a Cremona 1 da Paolo Antonini, uomo di Po, avvocato e presidente della Polisportiva Amici del Po “C”è un progetto di rinaturizzazione del Po che dovrebbe concludersi entro il 2026, si pensava di essere già in ritardo e ora con le indagini si rischia davvero di perdere il treno e quindi buttare all’aria un’occasione importante”.
I progetti in ballo per i prossimi 5 anni sfiorano i 600 milioni di euro, da qui la necessità, secondo Antonini, di nominare con urgenza una persona che conosca bene già queste problematiche lasciando a Berselli la possibilità di difendersi avendo sempre presente che una persona è innocente fino a sentenza definitiva.