MANTOVA. Ha dato in escandescenza al Pronto soccorso dell’ospedale Carlo Poma dopo che due sere fa era stato soccorso dai carabinieri del Radiomobile per le strade della città mentre, ubriaco, camminava malfermo e rivolgeva frasi senza senso a chi incontrava. Lui è un trentenne di origine afgana con numerosi precedenti ma conosciuto da forze dell’ordine e sanitari anche per le sue dipendenze da alcol e droghe.
Fino all’arrivo al Pronto soccorso sembrava tranquillo ma una volta qui l’uomo ha iniziato a ad agitarsi, urlando e dando calci contro quello che gli capitava, poi ha preso un bisturi e se lo è portato alla gola urlando che si sarebbe suicidato.
Sono stati attimi di paura quelli vissuti da chi si trovava in quel momento al triage del Pronto soccorso. I sanitari hanno avuto però la prontezza di chiamare l’agente in servizio al posto di Polizia.
Il sovrintendente capo della Polizia di Stato Marco Ceccarini si è precipitato al triage, è riuscito ad avvicinarsi al trentenne e, con uno scatto, lo ha immobilizzato e disarmato. Ceccarini è stato senz’altro aiutato anche dalla conoscenza delle tecniche di autodifesa di Krav Maga, di cui è istruttore internazionale.
Subito dopo è arrivata in supporto all’ospedale una Volante della Questura. L’uomo, dopo essere stato disarmato, si è tranquillizzato. Dopo è stato lasciato andare.
Sulla vicenda è intervenuto il Consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Mantova Luca De Marchi che ha chiesto al sindaco Palazzi di conferire l’encomio al sovrintendente capo Marco Ceccarini. “All’agente Ceccarini ho espresso la mia profonda gratitudine per quel gesto nobile e per l’eccellente lavoro che svolge ogni giorno per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico. Un esempio di professionalità a cui va il mio plauso, che voglio estendere all’intero corpo di Polizia e a tutte le forze dell’ordine, che operano sul nostro territorio con uno straordinario senso della Giustizia e dello Stato a tutela di tutti i cittadini” sottolinea De Marchi