Albero di Natale, ma quando si disfa? Secondo la tradizione due sono le date

C’è chi lo ama e lo terrebbe tutto l’anno, c’è chi lo tiene solo il necessario, ma è già stufo di vederlo, c’è chi lo fa per tradizione e non vede l’ora di farlo sparire. Stiamo parlando dell’Albero di Natale.
Se è una tradizione abbastanza assodata che l’albero e gli addobbi facciano capolino nelle case l’8 di dicembre, giorno dell’Immacolata, diverse sono invece le date di quando si disfa.
Se rimaniamo legati alla tradizione, questa vuole che tutte le decorazioni vengano rimosse la dodicesima notte dopo il 25 dicembre, e quindi tra il 5 e il 6 gennaio. Questa data corrisponde al viaggio dei Re Magi, che arrivarono solo 12 giorni dopo il giorno di Natale per portare i loro doni di oro, incenso e mirra. Se poi aggiungiamo “l’Epifania tutte le feste porta via” va da se che si porti via anche luci, decorazioni, palline e quant’altro.
La casa torna alla normalità e si riprende gli spazi occupati da albero e decorazioni.
Ma c’è anche chi all’atmosfera natalizia fa fatica a rinunciare, per cui aspetta l’altra data “utile” quella del 2 febbraio, la Candelora, giorno in cui il calendario cristiano festeggia la presentazione di Cristo al Tempio che segna ufficialmente la fine del periodo di Natale.
Se queste sono le date che hanno un significato legato alla tradizione generale ‘è chi poi decide in base alle abitudini che vengono tramandate nella propria famiglia, ecco allora spuntare l’8 gennaio, un mese esatto da quando si è fatto, o il 17 gennaio, Sant’Antonio Abate, diciamo però che la maggiorparte delle persone sceglie il primo giorno libero dopo l’Epifania e solo pochi ritardatari arrivano fino a febbraio.

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