Alessandro Zerrillo  è il vincitore del 1° premio di studio “Gianni Usvardi”

MANTOVA – Alessandro Zerrillo, 26 anni di Solferino è il vincitore della prima edizione del premio di studio “Gianni Usvardi” – Crescere nel nome dello sport. La cultura dello sport: diritto di tutti. Lo sport come diritto, per tutti. Con il suo elaborato “Un calcio al pallone, un calcio all’ansia” si è aggiudicato un premio di 3mila euro offerto dalla Fondazione UniverMantova.
Alla cerimonia di premiazione, che si è svolta questa mattina nella sala Consiliare del Municipio di Mantova sono intervenuti il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, il direttore amministrativo della Fondazione UniverMantova Michele Minervino, in rappresentanza del presidente Paolo Gianolio, il presidente della Commissione esaminatrice Sergio Genovesi, la moglie di Gianni Usvardi, Milena Gasparini, affiancata dalla figlia Marcella.
Alessandro Zerillo, nato a Castiglione delle Stiviere nel 1998, si è laureato, a pieni voti e nei tempi del corso, in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Verona l’anno scorso, avvocato praticante nel momento di presentazione della domanda.

Il bando
Il primo bando per il premio di studio Usvardi, uscito nel 2023, richiedeva la stesura di un elaborato su temi riguardanti lo sport, ed era riservato a laureati e laureandi di qualsiasi facoltà, non solo italiani. La somma di 3mila euro è stata messa a disposizione dalla famiglia di Gianni Usvardi e dal Comune di Mantova per dare “un segno tangibile alla memoria dell’illustre concittadino, Parlamentare, Sindaco di Mantova, Stella d’oro al merito sportivo e Presidente dell’Aics, in oltre mezzo secolo di indimenticabile impegno”.

La commissione
La Commissione esaminatrice che ha vagliato l’elaborato era formata da Sergio Genovesi (presidente), Milena Gasparini Usvardi, dal sindaco Palazzi, dal presidente della Fondazione UniverMantova Gianolio, dalla scrittrice Edgarda Ferri, dall’atleta sportivo e manager aziendale Paolo Braguzzi, dal giornalista Aldalberto Scemma e da Mauro Redolfini.
I criteri di valutazione per l’assegnamento del premio erano: la rilevanza dei valori fondanti del concetto di sport per tutti, tra attività motoria e agonismo; proposte di linee guida per una concreta attuazione e realizzazione, anche particolaristica, nella società odierna; qualità e appropriatezza della proposta in relazione di contenuti innovativi e di ricerca.
Due giorni intensi per la famiglia Usvardi, la moglie Milena e le due figlie Marcella e Giovanna ieri hanno scoperto la targa della palestra intitolata a Gianni Usvardi, oggi la consegna di questo riconoscimento visibilmente commossa e con un filo di voce la moglie Milena ha fatto i complimenti al vincitore di questa prima edizione.

“La figura di Gianni Usvardi è una figura importantissima per la nostra città e sono particolarmente felice che la famiglia voglia portare avanti due dei filoni che lo hanno contraddistinto, la cultura e lo sport – commenta Sergio Genovesi presidente della commissione esaminatrice – i mantovani lo chiamavano “Gianon”, perchè lui era l’amico dei mantovani, era il sindaco di tutti, e non è una cosa da poco”.
Poi entrando nel dettaglio dell’elaborato che ha vinto, Genovesi racconta di come il premiato abbia affrontato il sogno, i sogni che si interrompono, come quello di calciatore, ha infatti sfiorato il professionismo, quando ha poi dovuto smettere di giocare, ma anche la condivisione e la collaborazione che essere uno sportivo ti insegna, ecco allora gli esempi di Nuvolari,  di Schumacher che condivide la coppa con Barrichello, di Coppi che passa la borraccia a Bartali. E da quegli esempi una lettura un po amara di un mondo che c’è sfuggito di mano, che è cambiato.” l mio ringraziamento va a chi mi ha coinvolto nella stesura di questo bando perchè ce n’era la necessità non solo per ricordare Gianni, ma perchè siamo concentrati sul realizzare un prodotto – spiega il sindaco Mattia Palazzi – ma si perde il processo. Non ci si chiede più perchè si fa una tal cosa, come e con chi la si fa. Non ci si ferma e riflettere e condividere, ecco perchè io sto cercando di ridare luoghi di aggregazione alla città perchè si torni ad avere quel senso di comunità che si è perso”.
“Sono molto emozionato – ha detto il premiato Alessandro Zerrillo – quando un elaborato come quello di un ragazzo giovane come me viene letto e con tanta passione rappresentato non posso che esserne felice, è una grande gratificazione, ringrazio per aver scelto il mio lavoro. Vorrei lanciare un messaggio a tutti i ragazzi che si avvicinano allo sport: non abbandonate mai i vostri sogni e di potare avanti il più possibile la loro passione sportiva e di custodire i loro sogni e difenderli”.

 

 

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