
È andato all’Associazione Casa del Sole Onlus il Premio “Natura e Cultura”, nuova iniziativa promossa da Fondazione Palazzo Te e Veronafiere, la cui prima edizione è stata conferita stamane nel corso di Fieracavalli.
Un riconoscimento che celebra chi, con impegno e creatività, sa costruire un legame autentico tra uomo, natura e mondo animale.
A riceverlo, dalle mani di Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, Stefano Baia Curioni, direttore di Palazzo Te, e Giuseppe Ruffini, direttore di Coldiretti Mantova, è stato Giovanni Rodelli, direttore della Casa del Sole. Simbolo del premio, un bonsai, emblema di equilibrio e perseveranza, donato come metafora della cura e dell’attenzione che l’associazione dedica quotidianamente ai propri ospiti.
Pet therapy e relazione con la natura
La Casa del Sole si è distinta per l’eccellenza dei propri interventi assistiti con animali, articolati in attività terapeutiche, educative e ludico-ricreative.
Le pratiche di pet therapy, condotte da un’équipe multidisciplinare composta dallo psicologo e terapeuta Christian Angoli e dai tecnici federali Nelson Vidoni e Anna Cavallaro, si svolgono principalmente con i cavalli residenti nella struttura e rappresentano un modello di cura basato sul rispetto, la reciprocità e l’innovazione relazionale.
Un premio nato da un’alleanza per il futuro
Il Premio “Natura e Cultura” nasce da un accordo triennale di alleanza tra Fondazione Palazzo Te e Veronafiere, con il sostegno di Coldiretti Mantova, con l’obiettivo di valorizzare esperienze virtuose che intrecciano sensibilità ambientale, cultura e benessere umano. «Questo partenariato – ha spiegato Baia Curioni – nasce dalla consapevolezza che sia importante mettere in luce esempi in cui il rapporto con la natura dia luogo a modi concreti di generosità, superando lo scetticismo della mente e del cuore e mostrando le possibilità infinite che ancora ci attendono».
Palazzo Te e la nuova stagione dedicata alla natura
Palazzo Te ha avviato un nuovo ciclo di produzioni culturali (in corso fino al 2027) dedicato al rapporto tra uomo e natura nelle arti, nella filosofia e nella scienza.
La stagione si è aperta con la mostra “All That Changes You. Metamorphosis” di Isaac Julien, in anteprima mondiale fino al 1° febbraio 2026, e proseguirà con progetti curati da Barbara Furlotti, Guido Rebecchini e Raffaella Morselli, in collaborazione con università e istituzioni di ricerca.
Un percorso che, nelle intenzioni della Fondazione, vuole rinnovare la riflessione sul legame tra civiltà, città, tecnologia e mondi naturali, e promuovere un futuro più armonioso e consapevole.











