Alla Casa del Sole la commemorazione del bombardamento del 1944

CURTATONE – Come ormai tradizione nei giorni precedenti il Natale, anche questa mattina  alla Casa del Sole di San Silvestro  si è tenuta la cerimonia di commemorazione del tragico evento che si verificò il 23 dicembre 1944.
Era sabato, antivigilia di Natale, quando un aereo americano sganciò una o forse due bombe che colpirono la Villa dei Vetri, l’attuale Casa del Sole.
In quei difficili mesi del conflitto l’edificio ospitava l’Istituto Soncini che accoglieva
i bambini piccolissimi orfani, abbandonati o sfollati provenienti dalle zone dell’Italia del sud divenute teatro di guerra. Ad assisterli erano le suore di San Vincenzo.
Nel bombardamento rimasero uccisi undici bambini e una suora. Altri rimasero feriti e la gente di San Silvestro si prodigò subito per soccorrerli, caricandoli su delle carriole per portarli nella stalla vicina che era l’unico posto caldo disponibile.
Nei giorni seguenti alcune famiglie del paese ospitarono anche i bambini, dando loro una casa, e dimostrando così la loro grande generosità.
“La stessa – ha ricordato il sindaco Carlo Bottani – che oggi la comunità di Curtatone, proprio come una grande famiglia, ha dimostrato e sta tutt’ora dimostrando per aiutare le persone che sono state più pesantemente colpite dalla pandemia e dai suoi effetti”.
Insieme al primo cittadino, sono intervenuti alla cerimonia anche il presidente della Casa del Sole Enrico Marocchi e il responsabile gestionale Roberto Pedroni, l’assessore ai servizi sociali di Curtatone Angela Giovannini, il parroco don Cristian Grandelli e una delegazione della Polizia Locale, con il comandante Cristiano Colli, che ha posato il gonfalone del Comune a fianco della targa che ricorda il tragico bombardamento.
E’ stata questa l’occasione per il sindaco per spiegare come il dramma che si consumò alla Villa dei Vetri nel dicembre 1944 insieme all’eccidio dell’Aldriga del settembre 1943, hanno fatto si che al Comune di Curtatone sia stata assegnata nel 2007 dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano la medaglia d’argento al merito civile.