Allarme truffe online: sempre meglio congegnate. “Ora gli hacker usano anche l’Intelligenza Artificiale”

PORTO MANTOVANO – Le truffe online sono sempre più specifiche, sempre meglio architettate, sempre più difficili da riconoscere. Non bastasse, anche l’intelligenza artificiale ci può mettere lo zampino, aiutando i criminali ad esempio a scrivere email impeccabili in lingua inglese, confondendo ulteriormente il destinatario. Per raccontare le continue evoluzioni della truffa online, che purtroppo colpisce quotidianamente anche le aziende mantovane di ogni ordine di grandezza, Confartigianato Mantova ha promosso un incontro dedicato alle imprese al quale, questa mattina, hanno partecipato una trentina di persone rappresentanti aziende virgiliane di ogni genere e dimensione.

Particolarmente esaustiva è stata la relazione del Soprintendente della Polizia di Stato Juri Putzu il quale, accompagnato dall’Assistente Capo Coordinatore della Polizia di Stato Saverio Bitetti, dopo aver spiegato quali sono le principali tecniche utilizzate negli attacchi hacker (phishing, malware, man in the middle, etc.), ha illustrato alcune buone pratiche molto semplici da utilizzare per evitare di cadere nell’inganno teso dai truffatori. “Molto importante – ha spiegato – è custodire bene i dati personali, puntare molto sulla sicurezza e sugli aggiornamenti dei sistemi e istruire adeguatamente il personale sugli strumenti che utilizza. Quelli investiti in questa direzione non sono soldi buttati via: sono soldi guadagnati”. Tra i suggerimenti di Putzu, quello di usare parole-chiave nelle comunicazioni per essere certi che dall’altra parte ci sia la persona che dice di essere, diffidare di chi chiede pagamenti immediati (meglio effettuare bonifici ordinari) e infine di non effettuare pagamenti verso il fine settimana (venerdì, sabato) poiché diventerebbe impossibile dialogare con la banca e bloccare un movimento.

“Oggi parliamo di truffe a livello nazionale, anzi mondiale – Luca Filippucci, titolare di Novatech -. Le truffe sono in aumento, la criminalità informatica si è sviluppata come una vera e propria azienda che ha costruito un interesse, un’attività di lucro sulle truffe in tutte le loro connotazioni. Come in tutti i territori, questo fenomeno è in forte crescita anche sul territorio mantovano, sia per i piccoli – che a volte sono i più aggrediti perché più facilmente aggredibili – sia per le grandi aziende”.

Le minacce digitali rappresentano un problema di grande rilievo anche nella nostra provincia. Nel 2023, a Mantova sono stati registrati oltre 2.300 reati informatici, mentre in Lombardia il numero ha superato le 61.500 unità

“La nostra necessità – ha commentato Francesca Chizzolini, Direttrice di Confartigianato Imprese Mantova – è quella di informare gli artigiani perché le truffe informatiche ormai sono quotidiane e i mezzi con cui i nostri artigiani vengono contattati sono tantissimi: WhatsApp, email, etc. Abbiamo quindi la necessità, attraverso anche una collaborazione con la Polizia Postale, di portare avanti soprattutto informazione in merito alla possibilità di essere truffati”. Sulle situazioni riscontrate nel Mantovano Chizzolini sottolinea “la comunicazione degli Iban dei fornitori. Spesso succede che arrivino email da un indirizzo conosciuto che comunica il cambio di un Iban, l’azienda fa il bonifico per poi scoprire che l’Iban in realtà non è quello del fornitore”.