Allarme vaccino antinfluenzale: “non sarebbe disponibile per due persone su tre”

Allarme vaccino antinfluenzale:

L’emergenza accomuna tutto il Paese ma sette sarebbero le regioni più a rischio e, tra queste, anche la Lombardia.
La denuncia arriva dalla Fondazione Gimbe: il vaccino antinfluenzale non sarebbe disponibile per due persone su tre. “ La penuria di dosi – sottolinea il presidente Cartabellotta – rischia di sovraccaricare il Servizio sanitario nazionale e paralizzare le attività produttive. Troppe poche dosi del vaccino antinfluenzale. Il problema non è nuovo, ma quest’anno è aggravato dalla pandemia da Coronavirus. In sette Regioni e due Province autonome mancano le scorte per proteggere almeno il 75% delle persone rientranti nelle cosiddette categorie a rischio – bambini tra i sei mesi e i sei anni e chi ha più di 60 anni (il limite è stato abbassato di 5 anni rispetto ai 65 in vigore fino allo scorso anno)- mentre nel resto del territorio il problema riguarda la popolazionein generale. Le Regioni più in affanno sono oltre alla Lombardia, Abruzzo, Basilicata,  Molise, Piemonte, Umbria, Valle d’Aosta e le Province di Trento e Bolzano.
L’analisi della Fondazione tiene conto delle dosi di vaccino che le Regioni hanno acquistato tramite bandi di gara fino al 24 settembre. Non vengono considerate l’applicazione del quinto d’obbligo, le procedure negoziate senza bandi o condotte in privativa ed eventuali forniture del ministero della Salute. Gimbe precisa inoltre che il target delle persone a rischio tiene conto del solo criterio anagrafico e quindi è sottostimato: andrebbero incluse, infatti, anche le persone con meno di 60 anni ma con patologie croniche, le donne in gravidanza, gli operatori sanitari e gli altri lavoratori a rischio.

LO STUDIO: “MENO MORTI DI COVID DOVE C’ERA UNA COPERTURA PIU’ AMPIA DI VACCINAZIONI”

Tutto questo proprio mentre uno studio del Centro cardiologico Monzino di Milano evidenzia come non solo il vaccino antinfluenzale potrà ridurre il carico ospedaliero nel caso di una seconda ondata dell’epidemia di Sars Cov 2, ma nel periodo del lockdown, le regioni italiane con un più alto tasso di copertura della vaccinazione antinfluenzale nella popolazione degli ultra 65enni mostravano un minor numero di contagi, un minor numero di pazienti ricoverati con sintomi, così come un minor numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva e di decessi per Covid-19.
Secondo lo studio nel periodo della ‘chiusura’, in base a una stima a posteriori, solo un piccolo aumento della copertura vaccinale avrebbe fatto risparmiare quasi duemila morti. Lo studio, pubblicato su Vaccines, supporta dunque l’ipotesi che la vaccinazione antinfluenzale possa aiutare ad arginare le conseguenze del Covid.
“Abbiamo stimato – spiega Mauro Amato, ricercatore del Centro cardiologico Monzino e primo autore dell’articolo – che un aumento dell’1% della copertura vaccinale negli over 65, che equivale a circa 140.000 dosi a livello nazionale, avrebbe potuto evitare 78.560 contagi, 2.512 ospedalizzazioni, 353 ricoveri in terapie intensive e 1.989 morti per Covid-19″

CHI DOVREBBE FARE IL VACCINO ANTINFLUENZALE

LE CATEGORIE PROTETTE: per le cosiddette categorie di popolazione fragile il vaccino è gratuito. Si tratta di malati cronici e over-65. La circolare del ministero della Salute per la stagione influenzale 2020-2021 prevede però l’estensione della raccomandazione al vaccino già a partire dai 60 anni di età. Per le categorie protette, la vaccinazione è richiesta dal medico di famiglia o dal pediatra e viene effettuata negli stessi studi medici.

I BAMBINI:  la circolare del Ministero sottolinea l’opportunità di raccomandare la vaccinazione nella fascia di età 6 mesi-6 anni “anche al fine di ridurre la circolazione del virus influenzale fra gli adulti e gli anziani nell’attuale fase pandemica”.

DONNE IN GRAVIDANZA: è opportuno, rileva la circolare, “sensibilizzare sia i medici di medicina generale sia i ginecologi e ostetrici sull’importanza della vaccinazione antinfluenzale nelle donne in gravidanza”, ricordando che la vaccinazione è offerta gratuitamente.

PERSONALE SANITARIO: il vaccino’antinfluenzale è da sempre fortemente raccomandato al personale sanitario e socio-sanitario che opera a contatto con i pazienti e gli anziani istituzionalizzati in strutture residenziali o di lungo degenza. Si è in attesa di una disposizione legislativa che lo renda obbligatorio

TUTTI I CITTADINI DAI 6 AI 60 ANNI: tutti coloro che vogliano vaccinarsi, ma non rientrano nelle categorie protette, possono acquistare il vaccino presso le farmacie previa la prescrizione del medico di famiglia ed effettuare la vaccinazione presso gli studi medici.

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