Allarme varianti, il Ministero: “priorità assoluta alla ricerca dei contatti”

Riapertura scuole, Forattini:

Dare priorità alla ricerca e alla gestione dei contatti di casi COVID-19 sospetti/confermati da variante e identificare tempestivamente sia i contatti ad alto rischio (contatti stretti) che quelli a basso rischio. E’ quanto prevede la nuova circolare del ministero della Salute sulla diffusione delle varianti di SarsCov2.
La circolare, firmata dal direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, indica inoltre “di eseguire un test molecolare ai contatti (ad alto e basso rischio) il prima possibile dopo l’identificazione e al 14esimo giorno di quarantena, per un ulteriore rintraccio di contatti, considerando la maggiore trasmissibilità delle varianti, e di non interrompere la quarantena al decimo giorno”.
Secondo l’OMS l’emergenza di nuove varianti di SarsCov2 “sottolinea l’importanza, per chiunque, compresi coloro che hanno avuto l’infezione o che sono stati vaccinati, di aderire rigorosamente alle misure di controllo sanitarie e socio-comportamentali”, indica la nuova circolare del ministero. Inoltre, si legge, il Centro europeo controllo malattie Ecdc ritiene “molto alta” la probabilità di introduzione e diffusione in comunità nei paesi Ue delle varianti e in particolare di quella ‘inglese’ e l’impatto dell’introduzione in comunità delle varianti in Ue è ritenuto “alto”.
Ecdc chiede 500 test a settimana per varianti – Il Centro europeo per il controllo delle malattie ECDC, ai fini del monitoraggio delle varianti del virus SasrCov2, raccomanda di sequenziare “almeno circa 500 campioni selezionati casualmente ogni settimana a livello nazionale” seguendo delle priorità, a partire dagli “individui vaccinati contro SarsCov2 che successivamente si infettano nonostante una risposta immunitaria al vaccino”.
L’isolamento virale delle varianti di SarsCov2 “deve essere effettuato nei laboratori P3 (livello di biosicurezza 3) per prevenire la diffusione accidentale di una variante attraverso l’esposizione in laboratorio” ed i laboratori devono aumentare la capacità di sequenziamento “sfruttando tutta la capacità di sequenziamento possibile da laboratori clinici, diagnostici, accademici e commerciali”.
Intanto negli Stati Uniti Michael Osterholm, consulente scientifico del neo presidente Joe Biden e direttore del centro per la ricerca e la politica sulle malattie infettive presso l’Università del Minnesota, ha dichiarato: “È in arrivo un uragano. Un’impennata di contagi causati dalla variante inglese si verificherà probabilmente nelle prossime 6-14 settimane” mentre in Gran Bretagna, dove già c’è stata una impennata dei contagi a causa proprio della variante inglese, si sono registrati 2 casi di contagio con la mutazione sudafricana e questo senza legami con viaggi o contatti accertati con persone provenienti dall’estero.

 

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