MANTOVA – I Consiglieri comunali di Mantova Tonelli, Badalucco, Longfils, De Marchi, Bulbarelli e Gorgati, oggi tutti di centro destra dopo la fuoriuscita di Tonelli dal M5S e la sua adesione alla Lega, ieri avevano accusato il presidente del Consiglio Massimo Allegretti di aver boicottato la loro proposta di intitolare la sala di lettura della biblioteca Baratta a Luca Nicolini, non avendola inserita la relativa mozione nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio.
Oggi è arrivata la risposta di Allegretti che dichiara: “Personalmente ho un rispetto quasi sacrale per il valore della memoria. Figuriamoci in questo caso in cui la memoria è riferita ad una autorevole personalità della cultura della nostra città da poco scomparsa.
Per pudore e rispetto non voglio nemmeno trascinarne il nome in questo volgarissimo atto di sciacallaggio politico”.
“Come sanno anche i miei detrattori – continua Allegretti – non sono né diretto né eterodiretto da chicchessia. Mia è la responsabilità della stesura di questo come di tutti gli altri ordini del giorno del Consiglio Comunale. Ho inserito nel prossimo Consiglio, come mozione politica, il testo presentato dal giovane Consigliere Anceschi che chiede una targa per le numerose vittime del COVID-19. Questo è stato il mio indirizzo per il Consiglio Comunale che concluderà il mio mandato”.
“Sono sicuro che con la necessaria serenità e con la più ampia convergenza il Consiglio potrà in futuro dedicare alla memoria di questo illustre mantovano un luogo nobile e importante della città – conclude il presidente – Tutto questo però dovrà avvenire con la condivisione necessaria affinchè il tributo che questa città deve al compianto padre del Festivaletteratura sia assolutamente corale ed unanime”.