MANTOVA – Ancora guai per il 41enne R.G.T. che circa un anno fa aveva vinto 2.400.000 euro al Gratta & Vinci. Una vittoria (in realtà colpi erano stati due tra il 4 e il 24 febbraio 2021) che non ha, però portato molta fortuna al piastrellista di origini brasiliane ora residente a Monzambano.
Inizialmente la vincita era stata messa sotto sequestro dalla Procura di Verona con il sospetto che l’uomo avesse barato. I successivi accertamenti da parte della Guardia di Finanza non aveva riscontrato irregolarità tanto che il denaro era stato riconsegnato al 41enne. Vincita che, però il vincitore non può ancora godersi poichè nuovamente posta sotto sequestro.
Già presentato dal legale dell’uomo il ricordo al Riesame: richiesta che, però ha visto il Tribunale confermare i sigilli, come spiega l’avvocato dello sfortunato vincitore. Nuovi problemi, dunque, che questa volta nascerebbero dalla denuncia sporta nei confronti del 41enne da due suoi colleghi che lo hanno accusato di appropriazione indebita. Secondo i due, un 49enne bresciano e un 60enne, il 41enne avrebbe intascato l’intera vincita della giocata del 24 febbraio (fatta a Garda) che aveva fruttato 2milioni di euro (l’altra, pari ad 1milione di euro era stata fatta a Modena il 4 febbraio 2021), quando invece ci sarebbe stato un accordo tra i tre per spartire l’intera somma dei due milioni vinti. Il biglietto vincente sarebbe, però rimasto al 41enne che ora nega ci fosse un accordo con i colleghi.
Diversamente, gli altri due soggetti della vicenda ribadiscono l’esistenza di un accordo e si sono costituiti parte civile. Intanto il gup di Verona ha deciso per il rinvio a giudizio del brasiliano per appropriazione indebita: la prima udienza si terrà a settembre.