Anni ’50-’60, quando il Carnevale dei Ragazzi portava la pace politica a Pegognaga

1951 bambini in maschera e c'è chi si arrampica persino sui muri per vederli

PEGOGNAGA  – Grande attesa a Pegognaga, per il pomeriggio di domenica 19, del Carnevale dei Ragazzi, nato negli anni Cinquanta per iniziativa delle Suore Sacramentine, che su suggerimento del  viceparroco dell’epoca don Remo Spina, fecero sfilare per le vie del paese la moltitudine di bimbi frequentanti l’asilo comunale, dopo aver fatto loro indossare mascherine e vestitini da loro stesse confezionati con l’aiuto di varie mamme e nonne.
I bimbi affrontarono con allegria il freddo pungente della giornata, seguiti da una moltitudine di astanti e genitori accorsi per assistere e applaudire alla sfilata. Fu evento di eccezionale portata sociale. Per la prima volta dalla fine della guerra generò unità nell’intera popolazione, notoriamente divisa per effetto delle vicende politico-belliche. Grazie al Carnevale dei Bimbi Pegognaga godette un periodo di serenità e di dialogo. Inevitabile che negli anni successivi alle mascherine dell’asilo s’aggregassero anche ragazzi delle elementari e dell’avviamento professionale. Sicché il nuovo viceparroco don Dante Lasagna negli anni Sessanta trasformò il Carnevale dei Bimbi in Carnevale dei Ragazzi, suggerendo ai genitori di creare carri allegorici col contributo progettuale degli stessi ragazzi. Si mise in moto l’intero paese coinvolgendo non solo le Sacramentine, ma anche insegnanti, mamme e nonne, mentre padri e nonni, suddivisi in gruppi, allestivano attraenti carri allegorici. L’entusiasmo crebbe a dismisura al punto che la manifestazione pegognaghese, che trovò nel gruppo giovanile composto da Giuseppe Bombetti, Sergio Capiluppi, Bruno Galafassi, Angelo Tarana ed altri, i coordinatori della manifestazione, che cominciò ad essere imitata anche da altri paesi. Per effetto delle nuove leggi di sicurezza, al Carnevale dei Ragazzi 2023 niente carri allegorici, ma molti gruppi in maschera.

Riccardo Lonardi