RIVA (SUZZARA) – Quando sette anni fa ha disperso nel Po le ceneri del marito, l’istinto è stato quello di buttarsi pure lei, non per un gesto estremo, ma per accompagnarlo ancora di più di quanto aveva potuto fare dalla barca. Antonella Manfredini – volto noto a Riva di Suzzara per l’osteria “Argento Vivo”, che gestisce con la famiglia – pochi giorni fa voluto realizzare ciò che per anni ha solo sognato: tornare a nuoto proprio nel punto dove le ceneri di Aldi, il suo grande amore con cui ha condiviso tutto per oltre 40 anni, erano state disperse in acqua.
È il cuore di una storia d’amore e di coraggio che commuove, raccontata per la prima volta dalla redazione di Reggio Emilia de “Il Resto del Carlino” e che abbiamo voluto approfondire direttamente. L’abbiamo contattata telefonicamente, e Antonella ci ha raccontato con voce emozionata la profondità di questo gesto: un viaggio nel cuore del fiume, per sentirsi ancora una volta vicina all’uomo che ha amato per tutta la vita.
Il 15 agosto ha indossato costume, salvagente e tanto coraggio. Si è tuffata dal piccolo attracco di Riva, ha raggiunto la sponda opposta a Cizzolo, e poi ha fatto ritorno. Circa 40 minuti di bracciate ininterrotte, accompagnata da vicino in canoa dall’amico “Balbo”, pronto ad intervenire in caso di necessità.
“L’idea mi accompagna da anni – racconta –. Quel giorno, quando abbiamo lasciato le ceneri nel fiume, ho sentito un richiamo fortissimo. Avrei voluto raggiungerlo subito, tuffarmi e stargli ancora più vicina. Ma ho aspettato il momento giusto. E questa nuotata lo è stata: è stato come tornare lì con lui, nel punto in cui ha scelto di riposare per sempre” ci racconta.
Non è un’atleta Antonella, ma ha sempre amato il nuoto. Una passione coltivata più per benessere che per sport. “Avevo qualche timore, non lo nego. Le correnti del Po sono forti, e la fatica si fa sentire. Ma volevo farlo. Per me, per lui. È stata un’esperienza fortissima, che porterò sempre nel cuore”.
L’acqua era sorprendentemente pulita e calda, e la sensazione, dice, è stata quella di un abbraccio. “Volevo farlo perché il nostro legame va oltre tutto. Voglio ringraziare chi mi ha sostenuto: senza di loro non sarebbe stato possibile”.
Un tuffo nel passato, un atto d’amore che attraversa il tempo e lo spazio. E quel fiume, che per molti è solo acqua che scorre, per Antonella resterà per sempre un ponte invisibile con l’uomo che ha amato per tutta la vita.