MANTOVA – A volto scoperto e armato di coltello aveva rapinato la pasticceria “Bignè d’Oro” di corso Vittorio Emanuele. Il colpo era stato messo a segno il 17 gennaio scorso, poco prima dell’orario di chiusura del negozio. Il bandito, dopo aver minacciato la titolare, si era fatto consegnare l’intero incasso della giornata, all’incirca 700 euro, per poi dileguarsi a piedi. Dopo dieci giorni d’indagini era stato fermato dai carabinieri mentre usciva da un hotel alle porte del capoluogo. In manette era così finito Y.M., un 20enne italiano di origini marocchine, residente nell’Alto Mantovano ma di fatto senza fissa dimora. Determinanti per la sua individuazione si erano rivelate, oltre alle telecamere di zona, anche le testimonianze rese ai militari dalla negoziante rapinata e da un passante. Queta mattina l’imputato, attualmente detenuto nella casa circondariale di via Poma, è stato condannato con rito abbreviato a quattro anni e un mese di reclusione, oltre al pagamento di 1200 euro di multa. Il pubblico ministero aveva invece chiesto, in fase di requisitoria, una pena complessiva di tre anni e cinque mesi. A fronte anche delle attenuanti generiche applicate dal collegio dei giudici la misura cautelare in carcere è stata contestualmente commutata in detenzione domiciliare da scontarsi nella comunità terapeutica San Giuseppe Fiumicello di Brescia.
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