MANTOVA – Nel terzo trimestre del 2024 sono una decina i casi di abusivismo (per quanto concerne i “falsi artigiani”) segnalati nel Mantovano allo sportello legalità della CNA, con un incremento di denunce nei settori dell’estetica, ricostruzione unghie, visagista, riparazione di elettrodomestici e biciclette. Tuttavia, è importante precisare che queste segnalazioni, effettuate telefonicamente, non costituiscono prove concrete e non possono essere utilizzate per avviare procedimenti formali.
Il portavoce della CNA, Franco Bruno, ha spiegato che per rendere la segnalazione valida, è necessario che l’artigiano, denunciando, compili un modulo specifico predisposto dall’associazione, con firma autenticata, in cui sia indicato nome e cognome del segnalante. “Solo in questo modo è possibile procedere con una denuncia ufficiale,” afferma Bruno, garantendo massima riservatezza. Successivamente, la CNA si occupa di inoltrare la segnalazione, dopo un’attenta verifica, al Comune di competenza e alla polizia municipale.
Bruno sottolinea che il fenomeno dell’abusivismo nel settore artigianale dei servizi alla persona è probabilmente molto più diffuso rispetto ai numeri riportati, anche a causa della reticenza di molti artigiani regolari a esporsi in prima persona per timore di ritorsioni: “Molti hanno paura di eventuali ripercussioni da parte del vicino o del conoscente che svolge l’attività abusiva”.
Questo clima di insicurezza, secondo il portavoce della CNA, finisce per danneggiare le imprese in regola, che subiscono concorrenza sleale, mentre il “falso artigiano” continua a operare indisturbato. L’associazione invita quindi i cittadini e gli artigiani a collaborare attivamente e responsabilmente, per garantire un mercato più equo e rispettoso delle regole.