Controllato asilo nido a Rodigo: sanzione per contratto di lavoro non a norma

RODIGO – I carabinieri di Gazoldo, coadiuvati dal personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro Carabinieri di Mantova e dal personale del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Cremona, hanno controllato ieri mattina una Scuola Materna ed un Asilo Nido localizzati nel comune di Rodigo.

Tutto regolare nella scuola materna, sia in campo igienico–sanitario sia in relazione alle norme sul lavoro. Per quanto riguarda l’Asilo Nido, durante il controllo i carabinieri hanno constatato che il bagno riservato a persone diversamente abili era stato adibito a magazzino e, al suo interno, erano stati riposti degli scatoloni. Per tale motivo, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità hanno emesso una prescrizione riguardante lo sgombero del bagno al fine di renderlo utilizzabile come tale. È stata accertata, durante il controllo effettuato invece dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, la presenza di un’educatrice sprovvista di regolare contratto di lavoro. Per tale violazione è stata contestata una sanzione amministrativa. Inoltre, è stata disposta la sospensione, qualora non venisse regolarizzata la posizione della lavoratrice, per quanto riguarda l’attività di Asilo Nido, dalle ore 12 di lunedì 7 giugno.

LA COOPERATIVA: “AGITO IN BUONAFEDE PER UNA SITUAZIONE CONTINGENTE. GIÀ SANATA LA POSIZIONE, IL SERVIZIO PROSEGUIRÀ REGOLARMENTE”

“L’educatrice in questione – spiega il presidente della Cooperativa Kairos Alessandro Capponi – è una collaboratrice che si occupa di attività psicomotorie e che ha già un contratto di collaborazione con la nostra struttura. Ieri una nostra dipendente non ha potuto presentarsi al lavoro e, per ovviare al problema e dare continuità al servizio, anche per motivi riguardanti la bolla anti-Covid, abbiamo individuato questa persona che lavora già a contatto con la struttura. Purtroppo, vista la circostanza improvvisa, non abbiamo potuto adeguare contestualmente il contratto, a causa dei tempi tecnici, come potete ben immaginare”. “La nostra società, che opera con 240 dipendenti e 40 strutture in tutta Italia, ha quindi agito in assoluta buonafede. La posizione è già stata regolarizzata, la sanzione è stata regolarmente pagata e l’attività non si interromperà, poiché abbiamo già chiesto la revoca del provvedimento di sospensione“.

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