Asola, maltrattamenti e violenze alla sorella disabile: arrestata una donna

ASOLA – I Carabinieri di Asola oggi hanno eseguito un ordine di custodia cautelare in carcere, emesso dal GIP Gilberto Casari, nei confronti di una donna di nazionalità italiana, residente nel comune asolano da molti anni, ritenuta a vario titolo autrice di perduranti maltrattamenti e vessazioni posti in essere, dal 2016 a carico della sorella disabile convivente. Un altro episodio di violenza domestica avvenuto in silenzio e all’interno delle mura domestiche: le istituzioni del territorio, ottenute le informazioni, non hanno taciuto ma subito segnalato.
La vittima, una donna disabile dalla nascita, costretta su una sedia a rotelle, vive all’interno una abitazione del centro di Asola, con gli anziani genitori e la sorella.
Quest’ultima, presumibilmente stanca di averla fra i piedi, negli ultimi quattro anni ha posto in essere atti di violenza carnale, uniti a vessazioni di ogni tipo nei confronti della sorella, col presunto scopo di convincerla ad andare via di casa e rifugiarsi presso una struttura per disabili. L’obiettivo era quello di avere tutta casa per sè.
L’arrestata quasi quotidianamente, aspettando che i genitori non fossero presenti in casa, ha minacciato di morte la sorella e, mortificandola con ripetuti epiteti ingiuriosi, ha spesso usato un bastone in legno per percuoterla.
La vittima ha sempre nascosto tutto, non ha mai chiesto aiuto “al mondo esterno” né tanto meno ha mai fatto richiesta di accesso al Pronto Soccorso.
Un storia di violenza familiare quindi destinata al peggio.
Fin quando, qualche giorno fa, un’operatrice assistenziale, incaricata dai servizi sociali del Comune di Asola per l’igiene personale della donna invalida, non si è accorta che la stessa era piena di lividi sparsi su tutto il corpo.
Da lì, la relazione fatta ai servizi sociali del comune di Asola che hanno interessato la Procura della Repubblica di Mantova.
Grazie al rapporto di stima e fiducia che si era creato fra le due donne, la vittima ha calato il muro della paura e ha confidato le vessazioni di cui era vittima.
Gli Uffici Giudiziari della Procura di Mantova, ottenuta la notizia di reato, hanno subito delegato l’Arma dei Carabinieri di Asola a compiere tutti gli accertamenti previsti dalla recente normativa del “codice rosso”.
La vittima quindi, accolta  dal Comandante di Stazione presso gli Uffici della Caserma locale, apprezzata la fiducia e l’intervento dei militari del posto presso quel domicilio al fine di appurare il suo attuale stato di salute, ha raccontato con la presenza di un esperto dei servizi sociali del comune di Asola, le numerose vessazioni subite negli ultimi quattro anni ad opera della sorella chiedendo aiuto ai militari.
I Carabinieri di Asola, in meno di 24 ore hanno fornito al Pubblico Ministero assegnatario del fascicolo una dettagliata informativa di reato con richiesta di inoltro misura cautelare a carico della sorella violenta.
Il PM, accolte le risultanze investigative dell’Arma Asolana ha subito inoltrato la richiesta al GIP di Mantova Casari che ha accolto le risultanze investigative e emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere per la donna.
Nel frattempo la vittima, ottenute le notizie necessarie dall’Arma locale veniva trasportata presso idonea struttura per disabili ove i servizi sociali del comune di Asola si sono occupati dell’organizzazione logistica e del sostegno della stessa.

I carabinieri di Asola informano che nonostante le restrizioni governative di cui alla pandemia COVID 19 continueranno nel trasmettere, in modalità timing a mezzo dei canali  social del Comune di Asola, notizie utili a prevenire e reprimere i fenomeni di violenza domestica invitando, tutti i cittadini, interessati e non, a segnalare ogni situazione ritenuta pericolosa.

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