Asola, pediatria in crescita: più servizi per il territorio. Ecco le novità

ASOLA – All’ospedale di Asola è in corso un lavoro ininterrotto di potenziamento della assistenza medica pediatrica specialistica, ritagliato sulle necessità del territorio immediatamente limitrofo e di quelli circostanti.
Da gennaio 2024 – spiega una nota di Asst Mantova- in appena 12 mesi, sono stati aperti ambulatori rivolti alla popolazione pediatrica per la presa in carico di problematiche inerenti a patologie endocrine, auxologiche, reumatologiche, immunitarie. Sono stati inoltre riattivati l’ambulatorio di allergologia e spirometria e un nuovo ambulatorio di chirurgia pediatrica, che è andato a colmare la totale carenza sull’intero territorio mantovano.

“Queste attività – spiega il direttore della struttura di Pediatria di Asola Claudio Giacomozzi – hanno permesso di reperire personale specializzato e di comprovata esperienza, per fornire risposte alla cittadinanza con professionisti riferibili a centri di II – III livello, evitando viaggi dei pazienti nei centri universitari distanti a volte ore e accorciando i tempi di attesa”.

L’apertura di attività specialistiche ha aiutato, inoltre, nel supportare l’assistenza ai pazienti pediatrici del pronto soccorso nella fascia diurna 8-20.
“Per fronteggiare tale problematica – continua il primario – abbiamo inoltre instaurato collaborazioni con pediatri in arrivo da centri universitari, considerando la competenza come faro delle nostre scelte”.

I numeri dell’attività nel 2024: 3.125 visite per i pazienti pediatrici che accedono al Pronto Soccorso, 423 visite ambulatoriali specialistiche pediatriche, prestazioni diagnostiche diurne in aumento. Si conta di offrire nel breve-medio termine maggiori spazi specialistici per ridurre i tempi di attesa delle visite ambulatoriali alla cittadinanza, non solo dell’alto mantovano.

“Questi numeri, che possono risultare esigui rispetto a realtà più grandi – commenta ancora Giacomozzi – esprimono il bisogno territoriale a cui deve essere data una risposta ritagliata su misura e sostenibile. Il risultato ottenuto è stato possibile tramite varie iniziative. Il continuo e forte impegno dell’azienda nel reperire tutti gli strumenti disponibili, le capacità professionali e di resilienza del personale infermieristico (aumentando ulteriormente le già note competenze), e della disponibilità di centri quali l’Asst Spedali Civili di Brescia a stabilire fruttuose e indispensabili collaborazioni. Vorrei poter nominare tutti i colleghi che si sono prodigati. Ringrazio poi Abeo, che supporta il nostro lavoro tramite i volontari e tramite progetti comuni, come negli altri presidi della azienda”.
“Il lavoro non è sicuramente terminato, rimangono sfide legate al quadro generale nazionale, come in tanti presidi ospedalieri. A cui però possono essere trovate soluzione ragionate e ritagliate sul fabbisogno del territorio attraverso una logica di squadra”.