MANTOVA – Per il terzo anno consecutivo Aspef chiude il bilancio in pareggio.
Un risultato importante, come spiegano il presidente Filippo Genovesi e il direttore generale Lorenza Malacarne, vista anche la non facile fase congiunturale con i rincari di energia ed alimenti.
A contribuire al raggiungimento di questo obiettivo sono stati senz’altro i positivi risultati di alcuni servizi come il Sad (Assistenza Domiciliare) o l’Adi (Assistenza domiciliare Integrata), quelli delle farmacie, ma soprattutto la saturazione dei posti letto, ovvero l’occupazione dei posti, anche quelli a pagamento, nelle Rsa Isabella d’Este e Luigi Bianchi.
Ora ci si prepara a un 2025 non facile con un bilancio di previsione per il quale sono state fatte delle scelte molto precise. “La situazione congiunturale italiana è di crisi e quindi anche il Comune ha risentito di questo. Di conseguenza Aspef ha ritenuto di riprogrammare per gli anni a venire spese che erano state pensate per il 2025, di porre ancora più attenzione ad alcune importanti voci di spesa come possono essere gli energetici o gli alimenti senza aumentare le rette e senza eliminare o diminuire alcune servizio attualmente in essere” spiega il presidente di Aspef Filippo Genovesi.
Ma quali sono le voci più importanti del bilancio di previsione 2025? A illustrarle è il direttore generale dell’Azienda speciale del Comune di Mantova Lorenza Malacarne che dichiara: “Per quanto riguarda le entrate queste sono rappresentate dalle rette relative a tutti i servizi che Aspef eroga a cui vanno aggiunti i trasferimenti del Comune di Mantova e i contributi regionali erogati tramite Ats Val Padana. I ricavi totalizzano circa 9 milioni e mezzo di euro che non sono però sufficienti a coprire i costi di gestione dell’azienda quantificabili in oltre 10 milioni. Il gap di circa 400 mila euro che viene coperto tramite l’utile della nostra controllata, Farmacie Mantovane srl, che negli ultimi anni è sempre aumentato e che confidiamo possa incementarsi ulteriormente in funzione sia della riorganizzazione di entrambe le farmacie, che dell’ampliamento dell’orario di apertura della farmcia Gramsci, dalle 7,30 alle 21“.
Nel video servizio l’intervista al presidente Aspef Filippo Genovesi e al direttore generale Lorenza Malacarne