La decisione di Aifa, l’Agenzia Italiana per il farmaco, sul vaccino AstraZeneca, è attesa nelle prossime 48 ore.
Intanto l‘Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha raccomandato ai Paesi di continuare ad utilizzare il vaccino AstraZeneca e di non lasciare che le persone si facciano prendere dal panico. “Al momento non abbiamo riscontrato alcuna relazione coi casi di trombosi”, ha affermato Soumya Swaminathan, scienziato capo dell’Oms. “Le percentuali di trombosi tra i vaccinati sono addirittura inferiori a quelle della popolazione nel suo complesso. Nessun farmaco è sicuro al 100%, ma bisogna tenere conto dei vantaggi di vaccinare la popolazione”.
L’azienda ha rimarcato come l’incidenza degli eventi tromboembolici nella popolazione vaccinata è la stessa se non minore di quella della popolazione generale: su oltre 17 milioni di persone vaccinate in Europa e Regno Unito sono stati segnalati 15 eventi di trombosi venosa profonda e 22 di embolia polmonare. In Italia invece sono presenti in generale 166 episodi di tromboembolismo al giorno indipendenti dal vaccino.
L’Aifa intanto attraverso il suo direttore generale Nicola Magrini ha dichiarato in una intervista a Repubblica: “Chi ha già avuto la prima dose del vaccino AstraZeneca può stare tranquillo. “Mi sento di affermarlo anche dopo aver rivisto tutti i dati. Il rapporto benefici-rischi è ampiamente positivo”.
Anche Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco e dell’università Statale di Milano, intervenendo ad Agorà ha sostenuto che “coloro che hanno fatto la prima dose AstraZeneca possono stare tranquilli, non rischiano problemi o patologie. AstraZeneca – ha aggiunto Galli – nasce per la singola somministrazione e i dati relativi alla singola somministrazione sono decisamente buoni e molte persone saranno protette anche con una sola dose“.
L’infettivologo ha però evidenziato come la sospensione precauzionale del vaccino da parte di Aifa si rifletterà con un “ritardo della campagna vaccinale e purtroppo con più vittime”.