Ats Val Padana; riparte il programma UNICEF “Insieme per l’allattamento”

MANTOVA – L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e UNICEF raccomandano che l’allattamento inizi entro la prima ora dalla nascita, sia esclusivo per i primi 6 mesi di vita e prosegua, con alimenti complementari sicuri e adeguati, fino a 2 anni E oltre. L’allattamento esclusivo per 6 mesi fornisce l’accudimento, il nutrimento e l’energia necessari per la cre­scita e lo sviluppo fisico e neurologico; oltre i 6 mesi, l’allattamento continua a fornire energia e nutrienti di alta qualità che, insieme a un’alimentazione complementare sicura e adeguata, aiutano a saziare la fame e a prevenire la malnutrizione, il sovrappeso e l’obesità.

“Insieme per l’Allattamento” fa parte dei programmi internazionali “Baby-Frien­dly Initiatives” che accompagnano i servizi sanitari e sociosanitari a migliorare le pratiche assistenziali, rendendo protagonisti i genitori e sostenendoli nelle scelte per l’alimentazione e la cura dei propri bambini. La struttura sanitaria che adotta pratiche qualificate per sostenere l’allattamento può ricevere il prestigioso riconoscimento dell’OMS/UNICEF quale struttura “Amica delle Bambine e dei Bambini”.

L’ATS Val Padana, in linea con i Piani Nazionale e Regionale della Prevenzione e il programma 4 “Promozione di stili di vita favorevoli alla salute nei primi 1000 giorni di vita” del Piano Integrato Locale di Promozione della Salute 2023 (PIL), ha riattivato nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie del territorio il programma “Insieme per l’Allattamento” di UNICEF Italia, al fine di proteggere e promuovere l’allattamento secondo gli standard Unicef e qualificare ulteriormente le azioni e le buone partiche a favore del percorso nascita.

Per conseguire la qualificazione di “Comunità Amica delle Bambine e dei Bambini”, le strutture sanitarie e sociosanitarie del territorio dedicate al Percorso Nascita (Punti Nascita, Consultori Pubblici e Privati, Punti vaccinali, ambulatori dei Pediatri e Reparti di Pediatria, ecc.) dovranno adottare un decalogo di misure che saranno verificate da UNICEF Italia nelle Fasi 2 e 3 ed in particolare:

Passo 1 “Adozione di politiche e documenti”: aderire pienamente al Codice Internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno e alle successive risoluzioni pertinenti dell’Assemblea Mondiale della Sanità; adottare una Politica e procedure sull’allattamento e sull’alimentazione infantile che vengano comunicate di routine a operatori/operatrici e famiglie; organizzare un sistema di monitoraggio continuo e di gestione dei dati rilevati.

Passo 2 “Competenze del personale”: garantire, attraverso percorsi formativi in linea con gli Standard OMS UNICEF, che il personale possegga adeguate competenze (conoscenze, abilità e atteggiamenti) per proteggere, promuovere e sostenere l’allattamento e l’alimentazione infantile.

Passo 3 “Informazioni nel periodo prenatale”: informare sull’importanza e sulla gestione dell’allattamento e dell’alimentazione infantile con le donne in gravidanza e le loro famiglie.

Passo 4 “Contatto pelle a pelle”: facilitare il contatto pelle a pelle subito dopo la nascita, durante la degenza e a casa, e creare le condizioni affinché madre e bambino/a possano esprimere le proprie competenze.

Passo 5 “Sostegno all’allattamento”: sostenere le madri ad avviare e mantenere l’allattamento e a gestire le più comuni difficoltà.

Passo 6 “Allattamento esclusivo”: sostenere le madri ad allattare in maniera esclusiva per i primi sei mesi e fornire informazioni adeguate per la gestione delle situazioni in cui sia necessario l’uso dei sostituti del latte materno.

Passo 7 “Stare insieme fin dalla nascita”: sostenere madri e bambini/e a stare insieme, in ospedale (rooming-in h24) e a casa, per facilitare e proteggere la relazione madre/genitori-bambino/a.

Passo 8 “Alimentazione responsiva”: sostenere le madri nel riconoscere e rispondere ai segnali del/della bambino/a.

Passo 9 “Gestione di biberon, tettarelle e ciucci”: sostenere le madri ad alimentare e accudire i/le loro bambini/e senza biberon, tettarelle, ciucci e paracapezzoli e fornire informazioni adeguate per la gestione delle situazioni in cui sia necessario il loro uso.

Passo 10 “Continuità della cura e del sostegno”: coordinare la dimissione in modo che i genitori e i loro bambini abbiano accesso tempestivo a una rete di sostegno e un’assistenza continuativa fornite dalla collaborazione tra operatori e operatrici del punto nascita e dei servizi territoriali, i gruppi di sostegno e la comunità locale; creare ambienti accoglienti per le famiglie (es: Baby Pit Stop).

Inoltre, l’ATS ha ritenuto necessario aggiornare il Gruppo Tecnico Operativo Interaziendale, intersettoriale e multi professionale integrandolo con l’ingresso dei cinque consultori privati accreditati e dei due Comitati provinciali UNICEF di Cremona e Mantova.

“Dopo il conseguimento della Fase 1 del programma, che ha previsto una visita delle nostre Strutture sanitarie e sociosanitarie dedicate al Percorso Nascita e una verifica della documentale della Politica e del Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno, siamo pronti a ripartire – dichiara Laura Rubagotti, Responsabile del programma per l’ATS della Val Padana -. Siamo fiduciosi di superare anche le Fasi 2 e 3, che contemplano una nuova verifica – da parte degli ispettori di UNICEF Italia – delle competenze degli operatori, dei protocolli e delle buone partiche dedicati all’assistenza delle madri e dei loro bambini nonché dei percorsi dedicati alla genitorialità consapevole. Tutto il Comitato Percorso Nascita concorda che questo processo di valutazione migliorerà ulteriormente la rete dei servizi per assicurare un sostegno qualificato secondo gli standard UNICEF alle madri e alle loro famiglie da prima della nascita sino ai primi mille giorni di vita del bambino.”

“La ripresa del percorso di ATS per il Programma UNICEF – afferma Valeria Fasolato, Direttore del Dipartimento Materno Infantile e Direttore della Struttura Nido, Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale di ASST Mantova – rappresenta una grande opportunità per rinnovare l’impegno di ASST Mantova nella promozione dell’allattamento al seno poiché solo supportando le famiglie e gli operatori riusciremo a incrementare l’attenzione a questa modalità di nutrizione.”

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