Audizioni alla Camera, Zolezzi: “Criticità per la Tav. Meglio dirottare i fondi per raddoppio Mantova-Codogno”

Oggi si sono tenute in Commissione ambiente e trasporti alla Camera le audizioni in merito all’atto del Governo 241 relativo ai commissariamenti di alcune opere.
“Sono intervenuto – dice il parlamentare M5S Alberto Zolezzi – in merito al TAV Brescia-Verona-Padova (commissario Ing. Macello) ricordando le criticità idrogeologiche (nitrati fino a 120 nella falda da intercettare con i lavori) con il rischio di eliminare le falde idropotabili nell’Alto Mantovano, di fare altri disastri nella zona del Chiese e poi nella zona dei PFAS fra Verona e Vicenza con la trivella che andrà fino a 70 metri nel sottosuolo”.
“Già nei documenti della VIA del 2003 è stato esplicitato il rischio di compromissione non reversibile delle falde acquifere. Mi è stato detto dal Commissario che la trivella “Martina” sarebbe già in azione. Dai documenti del MIT risulta che si stia pensando anche di ridurre la potenza elettrica dell’opera da 25Kv a 3 Kv per adeguarla alla linea convenzionale e poter supplire a eventuali problemi. In sostanza si sta costruendo una linea con i costi dell’alta velocità con le performances delle linee convenzionali, date anche le numerose stazioni sulla tratta che non consentiranno accelerazione. Secondo il CIPE sono previsti 10 miliardi da investire nell’opera. Sarebbe comunque utile una modifica progettuale più radicale per costruire un quadriplicamento della linea esistente, con costi ridotti del 75%, risparmio del santuario del Frassino e dell’acqua per oltre 100mila persone secondo lo studio SICAM. Quest’opera vede già le zampe nel Recovery plan a differenza del raddoppio ferroviario fra Mantova, Cremona e Codogno, descritto dalla Commissaria dottoressa De Gregorio che ha evidenziato come manchino i finanziamenti per ben 980 milioni auspicando che entri anch’essa nell’orbita del Recovery plan, ma finora non ce n’è traccia.  In questo momento di crisi scatenata dal capo politico di IV si comprende come il nostro territorio rischi di essere doppiamente danneggiato, da un’opera impattante e inutile come il TAV Brescia Verona Padova, e dal mancato finanziamento per il raddoppio ferroviario fra Mantova e Codogno. Quest’ultima un’opera molto cara a Colaninno, almeno a parole. Nel mio intervento ho chiesto di valutare le osservazioni puntuali dei Sindaci in merito ai sottopassi ma di non tenere conto delle polemiche che mirano a tenere fermo il raddoppio in attesa dell’inutile autostrada Mantova Cremona, in un territorio che ha bisogno di aria e non di gas di scarico”, conclude Zolezzi.